NBA - Koby Altman resta alla guida dei Cavaliers fino al 2030

I Cleveland Cavaliers hanno esteso il contratto del presidente delle basketball operations Koby Altman fino alla stagione 2029/30, come riportato da Shams Charania (ESPN). Altman, già sotto contratto fino al 2027/28 grazie a un’estensione firmata nel 2022, aggiunge così altri due anni al suo mandato. Alla guida del front office dal 2017, Altman è stato l’artefice della ricostruzione post-LeBron James e ha progressivamente costruito un roster tra i più talentuosi della NBA. Sotto la sua gestione, Cleveland ha raggiunto i playoff in ognuna delle ultime tre stagioni e ha chiuso il 2024/25 con il miglior record della Eastern Conference (64 vittorie). Tra le sue mosse chiave: la selezione al draft di Darius Garland ed Evan Mobley, le trade per Jarrett Allen e Donovan Mitchell, e l’ingaggio di Kenny Atkinson come allenatore, premiato come Coach of the Year.
Il futuro, però, si prospetta più complesso per Altman e il suo staff — recentemente rinnovati anche Mike Gansey (GM) e Brandon Weems (assistente GM). Per la prima volta dopo sette anni, i Cavaliers hanno superato la soglia della luxury tax, entrando nella zona del second tax apron a partire dalla stagione 2025/26. Ciò comporterà maggiori restrizioni nella gestione del roster e meno flessibilità sul mercato, rendendo più difficile affiancare giocatori di ruolo al nucleo principale. Durante l’offseason, Cleveland ha perso Ty Jerome in free agency, ma ha rinnovato Sam Merrill, scambiato Isaac Okoro per Lonzo Ball, e riportato a casa l’ex Cav Larry Nance Jr.. Una fase nuova e più delicata si apre ora per una franchigia che punta in alto, ma dovrà fare i conti con i vincoli imposti dal nuovo CBA.