Cunningham decide nel finale: Pistons battono gli Hawks dopo una battaglia di nervi

Cunningham decide nel finale: Pistons battono gli Hawks dopo una battaglia di nervi
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Dopo il doppio overtime vinto contro i Sixers, gli Hawks arrivano a Detroit per il secondo atto del back-to-back: Nickeil Alexander-Walker apre con 26 punti (3 rimbalzi, 2 recuperi), ma l’avvio è complicato per entrambe, tra ritmo spezzato e scarsa precisione. Il controllo resta sfuggente da ambo i lati, anche se Onyeka Okongwu (20 punti, 6 rimbalzi, 4 assist) firma il 27-25 a fine primo quarto. In apertura di secondo periodo, due palloni persi dei Pistons non vengono puniti, e il 2+1 di Ron Holland (17 punti con 6/8) riporta avanti i padroni di casa (28-27).

Holland ne mette otto in fretta, ma Detroit continua a perdere palloni e non scappa: Atlanta torna su con l’alley-oop NAW–Okongwu per il 43-41, salvo poi vedere i Pistons avanti all’intervallo (50-49). Dopo la pausa, gli Hawks firmano un 8-2 con Jalen Johnson (29 punti, 13 rimbalzi, 7 assist) protagonista, Ausar Thompson ribatte e si entra in un botta e risposta fino allo sprint di fine terzo quarto: 8-0 Pistons per il 74-68. Il quarto periodo parte con il 2+1 di Johnson e la parità firmata da NAW (82-82), quindi Atlanta vola a +5, ma si inceppa per quattro minuti: Detroit piazza l’11-0 e prende ossigeno (95-89).

Non basta per chiudere i conti: due triple di Johnson e Alexander-Walker rimettono Atlanta in linea di galleggiamento. Qui entra in scena Cade Cunningham (18 punti, 8 rimbalzi, 6 recuperi), fin lì discreto, che prende in mano il finale con freddezza e letture pulite. Il suo impatto cambia l’inerzia psicologica della partita, preparandone l’epilogo a favore dei Pistons. Nell’ultimo minuto, Cunningham colpisce dalla media su Dyson Daniels e poi trova un layup complicato negli ultimi secondi: due giocate che valgono la vittoria 99-98 e il secondo successo consecutivo di Detroit, prima della sfida a Milwaukee di mercoledì. In una gara di difese e strappi, Atlanta forza 22 palle perse ma paga a rimbalzo, mentre Detroit capitalizza seconde chance e chiude con personalità nel clutch. Gli Hawks, pur sostenuti dalle stelle giovani e dall’energia di NAW e Johnson, mancano l’allungo decisivo nella metà campo offensiva.