Trento, Pecchia: "Stagione da voto altissimo. Futuro? Rimarrei volentieri qui"

Trento, Pecchia: "Stagione da voto altissimo. Futuro? Rimarrei volentieri qui"
© foto di Mazza/Ciamillo

Andrea Pecchia, dopo una bella stagione in maglia Dolomiti Energia Trentino (31 presenze complessive tra campionato e Coppa Italia con medie di 7,3 punti, 3,8 rimbalzi, 1,9 assist in 23,8" in campo) ha parlato della sua attuale condizione fisica, dopo aver saltato l’intera serie playoff contro l’EA7 Emporio Armani Milano, della stagione nel suo complesso e delle personali prospettive per la prossima stagione in una intervista pubblicata oggi su Il T Quotidiano.

Fermato da un problema fisico sul più bello. “Volevo assolutamente provare a esserci per gara 4 di playoff contro Milano, anche solo per qualche minuto ma purtroppo non ce l'ho fatta. E quindi ora, prima di partire per qualche giorno di vacanza al mare, mi aspettano tre settimane di lavoro individuale per mettermi alle spalle definitivamente questo maledetto problema”.

Pecchia ha sottolineato le qualità di questo gruppo. “Devo dire che è risultato abbastanza semplice trovare la giusta chimica in uno spogliatoio che così unito non avevo mai trovato nella mia carriera. Americani, italiani e gli altri stranieri hanno, da subito, creato un qualcosa di magico. Sembrava ci conoscessimo tutti da anni mentre così non era. Questo aspetto è stato determinante per raggiungere determinati risultati”.

Che giudizio dà Pecchia di quest’annata dell’Aquila. “Un voto altissimo. In campionato abbiamo chiuso con uno score di 22 vittorie e 8 sconfitte, a metà febbraio siamo riusciti a conquistare la Coppa Italia senza poi farci distrarre. Non era semplice dopo le grandi emozioni vissute a Torino rimanere completamente sul pezzo ma ci siamo riusciti. Purtroppo il quarto posto non è bastato per evitare la corazzata Milano già nei quarti di finale ma ora non ha senso perdere tempo a recriminare per qualcosa che non è certo dipeso da noi”.

Cosa c’è ora nel futuro di Pecchia. "Io rimarrei volentieri qui. Ho trovato un'organizzazione di livello assoluto, un club che non ti fa mancare nulla, i giocatori devono pensare solo alla parte sportiva e si tratta di un aspetto affatto scontato. Ovviamente dovremo trovarci con i dirigenti, sederci, confrontarci e capire che direzione prendere. Non vedo però grossi problemi all'orizzonte, anzi".