Pagliuca e lo Scudetto della Virtus: «Dopo G1 con Milano ci sentivamo tutti un po' rassegnati»

Gianluca Pagliuca, grande tifoso della Virtus Bologna, ha parlato della vittoria dello Scudetto. "Abbiamo fatto una mangiata da amici, catapultati davanti al televisore fino alla sirena: una gioia immensa", dice a Il Foglio il giorno dopo il successo del tricolore. "Ho l'abbonamento, in casa le ho viste tutte. Pure gara1 e gara2 di questa finale. E c'ero anche al Forum di Milano, quando abbiamo portato la serie sul 21: prestazione enorme, quella che ci ha dato la consapevolezza per andare in fondo", prosegue, ma niente trasferta a Brescia. "Non che fossi timoroso, eppure avevo la sensazione che sarebbe stato un duello ancora lungo: la Leonessa è una squadra tosta, nelle prime due partite ci ha dato parecchio filo da torcere. La terza però si è rivelata un'apoteosi. Ed è stato bello così, tra i miei cari, nella mia Bologna. Fino alla festa in piazza".
Pagliuca aggiunge: "Le vunere vivono una presidenza di altissimo livello: due scudetti, Eurocup, Champions League, tre Supercoppe. Ed è vero quel che si dice: l'ultimo scudetto è sempre il più bello, il più fresco. Anche perché eravamo arrivati primi in regular season, ma aleggiavano diverse ombre. A partire da una griglia complicatissima, subito contro Venezia ai quarti. Gara 5? Il grande spavento. A cui è seguita la sconfitta interna di 20 incassata dall'Olimpia in gara2: a quel punto ci sentivamo tutti un po' rassegnati. Invece la personalità di questa squadra è sempre emersa sul più bello. Fino al crescendo contro Brescia. Un nome su tutti? Toko. Un mvp totale, ora che andrà al Barcellona ci mancherà tantissimo: penso che per lui non ci sia cosa più bella che lasciare Bologna con questo trionfo corale e personale. E quando tornerà all'Arena da avversario, sono sicuro che scrosceranno applausi a scena aperta: non ci dimenticheremo mai di questi suoi stratosferici playoff".