Maurizio Gherardini: «Studiamo la NBA e rilanciamo la Serie A»

Il neoeletto Presidente LBA Maurizio Gherardini è stato intervistato da Davide Romani su “La Gazzetta dello Sport”, parlando inizialmente di come è nata la sua candidatura: "Sono stato avvicinato da un gruppo di squadre che mi hanno chiesto se avessi l'intenzione di fare un percorso nel mondo del basket ho sempre amato e mettermi alla prova. Con il passare dei giorni il fronte dei club si è allargato e, dopo qualche dubbio iniziale, mi sono convinto".
Gherardini ha evidenziato ciò che cercherà di trasferire in Italia dal suo ricco bagaglio di esperienze internazionali, maturate tra NBA e Fenerbahçe in Turchia: “È vero, sono stato lontano un po' di anni dall'Italia ma ho sempre seguito tutto quello che succedeva. Dobbiamo fare lo sforzo di studiare quello che all'estero funziona e quello che non funziona e vedere cosa può essere mutuato in una realtà come la nostra. Faccio un esempio che forse spiega quello che racchiude il mio pensiero: quando sono arrivato a Toronto, ai Raptors, mi hanno consegnato il mio ufficio. Era una stanza spoglia, pronta ad accogliere me e le mie cose e sulla scrivania c'era un grosso volume con tutte le regole della Nba dove tutto era spiegato. Regole chiare: questo per me è molto importante, capiamo quali norme andranno migliorate, ma poi tutti dovranno rispettarle. C'è un altro aspetto che vorrei mutuare dagli sport americani: la capacità di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, una positività che influenza tutto l'ambiente. Infine la sostenibilità: dobbiamo studiare per capire se e come può essere adeguata ad un sistema dove esistono tante realtà diverse con potenzialità e dimensioni non omogenee”.
Gherardini ha poi analizzato come si può innalzare ulteriormente il campionato rispetto a una competizione come l'Eurolega: “In questi anni c'è stata una maggiore qualità negli eventi organizzati. La Final Eight di Coppa Italia piuttosto che la Supercoppa. Credo che si rilancia il valore di una Lega se si riesce a dare qualità ai nostri club. Dobbiamo cercare di crescere nel valore delle cose più visibili e i principi strutturali di ogni club devono essere più o meno gli stessi per provare a crescere. Anche la piccola realtà deve avere marketing, social media e ticketing”.