Fioretti sulla scelta Derthona, la firma di Pecchia e il futuro in Europa

Intervistato da Giovanni Teppa su “Tuttosport”, coach Mario Fioretti ha parlato della scelta di venire alla Bertram Derthona Tortona: “Era da tempo che pensavo di fare il capo allenatore. Lasciare una condizione che viene considerata privilegiata, di alto livello e di un ambiente composto di persone, prima di ogni cosa, può non essere semplice. Di proposte nel tempo ne ho ricevute ma quando è arrivata quella del Derthona non ci ho pensato un attimo ad accettare. Il rapporto con Gianmaria Vacirca con cui ho lavorato a Milano è stato importante. Le società sono fatte di persone, e io a Tortona ne ho trovate di eccellenti a partire dal dottor Beniamino Gavio e al presidente Marco Picchi; è stato facile trovare l'accordo”.
Che squadra sarà il nuovo Derthona? “Cerchiamo gente che abbia voglia di sbattersi in modo da costruire una squadra dura con giocatori con spiccata intelligenza cestistica e che abbiano piacere a lavorare insieme. I primi due nuovi hanno questo profilo: Ezra Manjon è esplosivo, ha energia, mentre Andrea Pecchia è un giocatore duttile che d potrà dare anche una grande mano nello spogliatoio. Lo conosco bene: è cresciuto nel settore giovanile Olimpia ed è stato aggregato in prima squadra”.
“Tortona riparte da un progetto solido – prosegue Fioretti - che sappia nel tempo crescere, strutturandosi con serenità e semplicità. Abbiamo deciso di non partecipare alle Coppe europee proprio per questo. C'è bisogno di tempo per fare le cose per bene. In questo momento giocare tante gare infrasettimanali non d avrebbe permesso di lavorare come vorremmo. Le Coppe le giocheremo più avanti, conquistandocele sul campo”.