Cantù: anno nuovo, Blakes nuovo? Mentre si attende l’offerta per il club

Ottima prova del play contro Pistoia, che ora deve però ripetersi a Torino. E a Cermenate attendono gli abruzzesi
01.01.2019 18:14 di  Paolo Corio  Twitter:    vedi letture
Gerry Blakes, 25 anni
Gerry Blakes, 25 anni
© foto di pallacanestrocantu.com

Tra le cose che fanno speciali Cantù nella pallacanestro, c’è il fatto che nessuno ti chiede di vincere. Strano, vero, per un club che ha in bacheca tre scudetti, due Coppa dei Campioni, altrettante Intercontinentali e Supercoppa Italia, più quattro Coppa delle Coppe e quattro Coppa Korac? Eppure tra le colline brianzole è proprio così: quello che ti chiedono è di lottare. Perché se lotti -pensano con logica un po’ calvinista e molto concreta – i risultati arrivano sempre e comunque. Magari è “solo” la vittoria nei quarti di Coppa Italia ai danni della ricca e sportivamente detestata Olimpia Milano come avvenuto nel 2018 a Firenze, ma sono imprese che vengono in ogni caso messe negli albi (quella, per dire, è stata subito ribattezzata “l’eroica vittoria”) e alle quali si finisce pure per dedicare una bottiglia di Nero d’Avola con i nomi dei protagonisti in etichetta. Di quella lista, non dei vini ma del roster, rimangono oggi solo Salvatore Parrillo e Maurizio Tassone. E di quello spirito, dopo il record negativo e assoluto di 8 sconfitte consecutive in Campionato (mai accaduto nella gloriosa e recentemente tormentata storia di Cantù), s’è rivisto finalmente un barlume contro Pistoia nella più classica delle sfide salvezza, quando con “Sasà” in panchina per il mal di schiena (e la curva a invocarne 10 in campo per voglia di lottare) e con Tassone a farsi onore con 5 punti, 3 assist e tanta difesa in quasi 20’ di impiego, la squadra di coach Pashutin è tornata alla vittoria per 100-79 con tutti gli americani sugli scudi. 

Nuovo anno, nuovo Blakes?

25 punti, 11 rimbalzi e 7 assist per il sempre concreto Jefferson (15.9, 8.7 e 3 le rispettive voci di media); 21 punti e 8 assist per Blakes; 20 punti e un paio di assist per Gaines; 15 punti per Mitchell, a dispetto del 4° fallo compiuto già nel secondo quarto; 11 punti, 6 rimbalzi e 6 assist per capitan Udanoh, a dispetto invece di una serata in cui non tutte le giocate gli riuscivano col buco. Un altro tabellino per un altro atteggiamento in campo, anche se da leggere con i dovuti “distinguo” e alla luce di un avversario certamente tra i non più irresistibili. In particolare, non avendogli fatto sconti in passato, non si può non sottolineare la prova di carattere di Blakes, capace di trovare tanto le triple decisive per il break (5/7 da oltre l’arco) quanto i passaggi vincenti per i compagni, tra cui un paio di lanci in stile quarterback a testimonianza di una sicurezza mai vista in precedenza. Il nocciolo, ora, sta nel rimetterla in campo già sul parquet di Torino nel turno della Befana: riuscirci significherebbe per il 25enne di Inglewood (e recente campione di Svezia) scrivere nuove gerarchie giusto a inizio del nuovo anno, con magari l’idea per la società di trovare un play “esperto” che lo affianchi al posto di sostituirlo come ventilato nelle scorse settimane. Anche perché il ragazzo dimostra oggettivamente di tenerci più di qualche altro blasonato compagno…

In attesa dell’ora X

Qualsiasi decisione di mercato è comunque cristallizzata in attesa dell’ora X, ovvero del momento in cui arriverà nella sede di Cermenate l’offerta di acquisto da parte della cordata abruzzese guidata da Gabriele Marchesani. Saltata la data del 30 dicembre per l’assenza dall’Italia di alcuni dei soggetti coinvolti, la proposta dovrebbe essere formulata quanto prima, forse già il 2 gennaio. E dalla sua concretezza, e relativa accettazione da parte di Gerasimenko, dipende il futuro della Pallacanestro Cantù, per cui mai come ora vale il detto “anno nuovo, vita nuova”. 

Paolo Corio