Reggio Emilia, parla Robinson:: «Sorpreso, ma sto bene

Strana situazione, quella di Dawan Robinson. Prima il no al rinnovo, poi l'incidente stradale di maggio con Farcinota frattura all'avambraccio sinistro, l'operazione, il riawicinamen-to alla Pallacanestro Reggiana e la sospirata firma del contratto. Lieto fine? Non proprio, perché quello dev'essere ancora scritto. Il braccio non è ancora a posto, e la Trenkwalder per ora farà a meno di lui. Ma al raduno di mercoledì c'era eccome, sorridente e carico per la nuova avventura. Sperando che possa effettivamente cominciarla. Per ora coach Menetti andrà avanti senza il suo regista, e il ds Frosi ni si e già messo a caccia ai un altro playmaker che possa sostituirlo e magari iniziare la stagione al posto suo. Tutto dipenderà dal prossimo responso del dottor Adani, il medico che l'ha operato a Verona: se fra una ventina di giorni l'osso non dovesse essersi definitivamente calcificato il divorzio sarebbe inevitabile. Eppure Dawan era tutto un sorriso. Ifeelgood, mi sento bene, ripeteva il moro di Philadel-phia, mostrando quasi con orgoglio le due cicatrici all'avambraccio sinistro. «Tutto procede per il meglio, io sto facendo le terapie e non sento più dolore da quando ho fatto l'operazione. Posso anche tirare a canestro, non ci sono problemi, e poi mi segue il dottor Adani, un medico eccellente». A sentir lui, lo stop improvviso è stata una doccia fredda. Perché da tempo aveva ripreso a lavorare in palestra da solo, negli Stati Uniti, e sembrava che non ci fossero problemi. «Mi sembrava di essere pronto per giocare, non avevo problemi a tirare e nel trattamento di palla. Forse ho anticipato un po' i tempi, ma davvero non sentivo dolore. Resto però fiducioso di poter rimanere a Reggio, e voglio ringraziare la società per l'opportunità che mi sta dando». Intanto comincerà a lavorare col resto del gruppo, anche se per tre settimane abbondanti sarà escluso qualsiasi tipo di contatto fisico. «Non credo che in ritiro avrò delle difficoltà, mi sono allenato a lungo per conto mio e sono già tornato in forma». E l'idea di poter affrontare la nuova avventura in serie A lo esalta. «Sono molto eccitato, non vedo l'ora di cominciare. Questa occasione l'ho aspettata a lungo, adesso voglio dimostrare di essere uno dei migliori play d'Europa e di poter competere con quelli della serie A». Senza un briciolo di paura: «Il contatto fisico? Mi sono rotto sei volte i piedi, figuriamoci se posso preoccuparmi...».
VECCIA. Intanto la Trenkwalder si cautela, mettendo sotto contratto per i prossimi quattro anni Francesco Veccia, playmaker classe '93, già in biancoresso da tre anni e lasciato libero a fine stagione. Per la firma è questione di ore e a breve raggiungerà i compagni per cominciare la preparazione. «Sono contentissimo, è la soluzione che volevo», spiega lui. Naturalmente non sarà il giovane play sardo il sostituto di Robinson, ma vista anche l'assenza di Cinciarini, impegnato con la Nazionale, a Menetti serve subito un giocatore che conosca il sistema.
Dario Giordo