Memorial Fermi, Varese battuta dagli svizzeri del Vacallo: 72-75
Pochi intimi, peccato, al PalaWhirlpool per ricordare una persona amabile, sempre cordiale e appassionata di pallacanestro come Cesare Fermi.
Pochi intimi, doppio peccato, per sostenere l’iniziativa Ponte del Sorriso, presidente Emanuela Crivellaro, tesa a raccogliere fondi per l’acquisto di cinquanta culle per il nascente Nuovo Ospedale del Bambino.
Pochi spettatori, infine, per assistere all’ouverture stagionale di una Cimberio ancora claudicante, impacciata e all’ovvia ricerca di fluidità, brillantezza, coralità.
Tutti aspetti rimarcati più volte anche nel recentissimo passato dal coach Stefano Pillastrini e inevitabilmente riemersi anche contro i campioni svizzeri del Vacallo, apparsi decisamente più freschi, in palla, reattivi e sostanziosi sotto il profilo della continuità. Per tutto questo, giustamente vittoriosi...
Crediamo che la Cimberio, dai due volti, vada giudicata con questa chiave di lettura: “abbastanza” inguardabile per almeno 25 minuti, in decisa e netta crescita nell’ultimo quarto d’ora di gioco.
Il secondo tempo segnala infatti numeri in ascesa: migliori percentuali dal campo, più recuperi, meno palle perse.
Insomma, se vuoi vedere il bicchiere mezzo pieno, la Cimberio sembra essere sulla strada giusta.
Anche se la strada, parafrasando i Beatles, è ancora una “Long and winding road...”.
Varese attacca il match con Childress, Thomas, Cotani, Martinoni, Galanda opposti agli svizzeri Smiljanic, Lukovic, Schneiderman, Dacevic e Erwin.
La Cimberio mette in mostra fin dalle prime battute la novità tattica della zona-press alternata nella metà campo e allungata anche per tutti i 28 metri.
Gli ospiti però, con buona circolazione di palla e mani letteralmente infuocate, saltano facilmente lo schieramento varesino per bucarlo dagli angoli con Smlijanic e Schneiderman e dentro l’area pescando i "tagli" di Erwin e di Dacevic.
Anche perché, va detto, l’intensità difensiva dei varesini non è esattamente feroce e il vantaggio del Vacallo, 16-25 al 9’, è limpidissimo.
I giri di cambi della compagine svizzera sembrano rimettere in pista Varese (23-27 al 12’) ma appena il coach Pastore sistema gli assetti della formazione elvetica, che addirittura sembra giocare sul velluto, i gialloverdi riprendono il volo: parziale favorevole, e torrenziale, di 16-4 con Schneiderman, Dacevic e Gibson sugli scudi e Sav in largo vantaggio: 27-43 al 18’.
Dopo la pausa, sui liberi di Lukovic, il Vacallo tocca il + 20 (29-49 al 23’) e “Pilla” non pare l’immagine della serenità.
Il tecnico varesino invita i suoi a fare gioco, a lavorare per il sistema evitando personalismi e giocate “garibaldine”.
Messaggio raccolto pian piano, ma raccolto, da una Cimberio che, finalmente, riesce a piegare le gambe in difesa, regge gli uno contro uno, sporca le linee di passaggio ed è più reattiva a rimbalzo.
Il break di 17-3 (46-52 al 28’), frutto del lavoro globale, riapre il match e strappa qualche applauso al pubblico insonnolito.
A cavallo dei quarti, via con un’altra stoccata sull’asse Morandais, dal perimetro, e Slay, vivo e presente sulle tacche, e Cimberio che aggancia e supera la Sav: 57-54 al 33’.
Il Vacallo, sentendo puzza di bruciato, riprende a giocare a sua volta: Gmogorac e Schneiderman, davvero in gas, con una repplica potente ribaltano il punteggio (65-72 al 38’) e in un finale punto a punto strappano il successo e il relativo trofeo.
Qualche motivo per essere ottimisti c’è. Proviamo a crederci...
Cimberio Varese - Sav Vacallo 72-75
(18-27; 29-43; 48-54)
CIMBERIO VARESE: Passera 2 (1-4), Morandais 13 (3-7 da 3), Antonelli 1, Mian ne, Galanda 6 (1-3, 1-2), Thomas 15 (1-2, 4-9), Zahariev ne, Martinoni 9 (3-3, 0-2), Cotani 5 (0-1, 1-2), Childress 7 (1-2 da 3), Gergati, Slay 14 (6-6, 0-2). All. Pillastrini.
SAV VACALLO: Smiljanic 8 (0-1, 2-11), Dacevic 8 (1-2, 2-2), Gaynor ne, Gibson 9 (3-3, 0-3), Erwin 7 (2-5), Lukovic 2 (0-1 da 3), Veglio ne, Leunberger ne, Crnogorac 14 (4-7, 1-2), Raga 2 (1-1), Schneidermann 25 (4-6, 5-7). All. Pastore.
Arbitri: Paronelli, Longhi, Ranaudo.
Note - Tiri liberi: Varese 18/25, Vacallo 15/20. Rimbalzi: Varese 30 (Galanda 5), Vacallo 23 (Erwin 7). 5 falli: Dacevic 31'28" (51-54).
Spettatori 1200 circa, incasso 1.900 euro.
Massimo Turconi