«Rispettate i nostri tempi»: Pesic riprende l'organizzazione a EuroBasket 2025

La Serbia ha esordito all’EuroBasket 2025 con una vittoria netta e convincente contro l’Estonia, imponendosi a Riga per 98-64. Al termine della partita, il ct Svetislav Pešić ha esordito in conferenza stampa con una richiesta ben precisa: «Ho una richiesta. Sono le 23:30, vi prego di rispettare i nostri tempi. Non possiamo restare qui un’ora dopo la partita ad aspettare la conferenza stampa. Vogliamo farla, ma non per 30 minuti». Poi ha commentato il successo sottolineando l’importanza di mantenere i piedi per terra: «Abbiamo iniziato la competizione con una vittoria, ma non vogliamo sottovalutare o sopravvalutare questo trionfo. La vittoria è importante per noi, come sempre. Era il nostro obiettivo. Ma vincere da solo non basta. Vogliamo di più. E ancora di più. Ci concentriamo nel trovare soluzioni, dare opportunità ai giocatori e migliorare individualmente. Siamo soddisfatti dell’approccio, della concentrazione e della difesa».
Svetislav Pesic didn't enjoy a late press conference after the win vs Estonia #EuroBasket
— BasketNews (@BasketNews_com) August 27, 2025
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Pešić ha parlato anche del Gruppo A, che ha visto il Portogallo battere la Repubblica Ceca e la Turchia superare la Lettonia nel primo turno. «Ho già detto che questo è un girone molto difficile. Ci sono tre squadre candidate alla medaglia. Ora abbiamo visto quanto è forte la Turchia. Penso che la Lettonia possa fare molto meglio — forse erano sotto pressione — ma sappiamo che è una squadra che rispettiamo molto. Per me, questo primo giorno non cambia nulla. Serbia, Turchia e Lettonia sono tutte candidate per il turno successivo e per una medaglia».
Ha inoltre evidenziato i margini di miglioramento della sua squadra: «Siamo una squadra in crescita sia a livello individuale che collettivo. Ci aspettano avversari più duri dell’Estonia. I ragazzi hanno dato tutto in campo e vanno fatti i complimenti. Il loro approccio difensivo è stato eccellente. C’è sempre spazio per migliorare e continuiamo a lavorarci su. Ci coordiniamo e ci alleniamo il più possibile. Dobbiamo anche affinare quello che facciamo bene. Andiamo avanti. Il prossimo avversario è completamente diverso, ha minacce dentro e fuori dall’area. Vanja può confermarlo — non guardiamo o ascoltiamo cosa fanno o dicono gli altri, ma ci concentriamo sul nostro gioco e sulle nostre discussioni. Restiamo disciplinati, rendendo difficile a chiunque superare la nostra difesa, e poi ci sediamo a decidere il prossimo passo», ha concluso.