Intervista a Michele Maggioli

Michele,che effetto fa essere la "chioccia" della squadra?
”E' un ruolo che divido con Ryan e devo dire che viene naturale quando raggiungi una certa età. Ricordo che quando ero più giovane a volte mi davano fastidio i rimproveri dei veterani. Non so se sono troppo esigente con i nostri ragazzi,però sono certo che il confronto sia sempre un momento di crescita”.
I "veterani" che ti hanno influenzato di più?
”Walter Magnifico e Lupo Rossini. Walter è una persona magnetica,anche a livello umano. E' stato il giocatore che avrei voluto essere. Nei suoi confronti avevo una gran riverenza,una specie di sudditanza:se mi avesse chiesto di gettarmi da un dirupo lo avrei fatto senza pensarci. Lupo invece è stato "il Capitano" per eccellenza. Siamo molto amici,ma è capitato anche di litigare in seguito ad alcuni suoi rimproveri in campo”.
Vi sentite anche ora che Lupo lavora all'Armani Jeans?
”Lo chiamo e gli lascio sms,chiunque conosca Lupo sa però quanto sia conflittuale il suo rapporto con il cellulare:lo usa poco e quando si ricorda,mi chiama dopo un po' di tempo”.
L'estate scorsa,ti è stata chiesta un'opinione durante la formazione del roster attuale?
”Sì,Stefano (ndr Cioppi) e Figo (ndr Federico Manzotti) mi aggiornavano continuamente,mi mandavano video e chiedevano cosa ne pensassi. Il mio rapporto con loro è cresciuto tanto. Ci tengo a ringraziarli per il grande lavoro che svolgono sia a livello tecnico che morale. Troppo spesso viene dato per scontato”.
Hai detto a Marco Santiangeli di invidiare le sue mani...”Marco è un giocatore dalle potenzialità eccezionali. Oltre ad avere un cuore enorme,ha qualità tecniche rarissime:gli ho visto fare dei numeri incredibili”.
Qualcun altro della squadra ti ha impressionato?
”Mickey McConnell. Le sue qualità tecniche sono sotto gli occhi di tutti. Mi colpisce anche altro:la leadership che mette in campo. Ha solo 22 anni,ma riesce a prendere su di sè tutta la squadra”.
E cosa ci dici dei giovanissimi Bargnesi,Bruzzechesse,Ginesi e Battisti?”Non posso che ringraziarli per tutto quello che fanno. Senza di loro spesso non riusciremmo nemmeno ad allenarci. E mi devono anche sopportare...”.
Cosa consigli ai giovanissimi per ottenere una mano educata come la tua?
”Spesso è Madre Natura a donarla. Posso dare un altro tipo di consiglio ai ragazzini: privilegiate sempre le scelte tecniche rispetto a quelle economiche. Non andate a giocare in una squadra solo per lo stipendio alto. Valutate sempre prima l'ambiente che vi accoglierà”.
L'avversario che è più difficile tenere sotto canestro?”James Thomas,sicuramente uno dei migliori giocatori del campionato. Anche Borovnjak è molto bravo”.
Il giocatore più simpatico che tu abbia conosciuto?
”Mario Boni. Arrivavo agli allenamenti tre quarti d'ora prima per ascoltare le sue cavolate. Pagherei per una cena con lui”.
Ci racconti l'evento più bello delle Final 4?”Ovviamente è quello che riguarda la famiglia di Ryan. La sera della semifinale contro Scafati,dopo la bomba della vittoria di Ryan, a sua moglie Brenna si sono rotte le acque. La situazione sembrava sotto controllo,ma durante la cena in albergo è arrivato il momento fatidico. Ho provato una grande tenerezza per Brenna:era più preoccupata di rovinare la festa a noi che per se stessa. Apprezzo tanto l'elasticità mentale degli statunitensi:Ryan,Brenna e la piccola Lydia hanno preso i loro bagagli e sono andati tranquillamente in ospedale,lontani da casa e in una città che non conoscevano, e alle 4.30 hanno dato il benvenuto a Geneviève”.
Come trascorri il tempo libero?
“E' tutto per mio figlio Matteo. Siamo molto complici:insieme facciamo di tutto:cuciniamo,puliamo,mi aiuta a stendere i panni... Ha monopolizzato la tv:ora si guardano solo Cartoonito e Pippi Calzelunghe,programmi che sembrano creati da persone instabili. I bambini sono mentalmente fantastici:sbriciolano in un secondo le nostre paranoie. Una volta,dopo la delusione per una sconfitta,Matteo mi ha detto:"Anch'io sono triste quando perdo la palla". E mi ha fatto sia morire dalle risate che commuovere quando mi ha dichiarato: "Mi sono innamorato di te".
E se un giorno Matti ti dicesse: "Papà,a me il basket fa veramente schifo?"
"Andrebbe bene. L'unica cosa che conta è la sua felicità. Accetterò qualunque scelta faccia (lavorativa,sentimentale,sportiva) se lo rende felice".
Roberta Piersantelli