ESCLUSIVA: A tu per tu con...Flavio Tranquillo

21.01.2011 22:54 di  Luca Rosia   vedi letture
Flavio Tranquillo, 49 anni, giornalista Sky Sport, scrittore e conduttore televisivo.
Flavio Tranquillo, 49 anni, giornalista Sky Sport, scrittore e conduttore televisivo.

Scrittore, giornalista, conduttore televisivo ma per gli amanti delle ‘notti’ NBA è prima di tutto, in coppia con Federico Buffa, la voce ufficiale del grande basket firmato Sky Sport. Flavio Tranquillo, da poco in libreria con il libro “I dieci passi. Piccolo breviario sulla legalità”, si è concesso in esclusiva ai taccuini di ‘Pianeta Basket’ a margine di un evento organizzato a Biella.

Flavio, non possiamo non cominciare parlando di Pallacanestro Biella, una realtà consolidata, nella massima Serie ormai da dieci stagioni.
Una realtà molto consolidata, direi una delle più coerenti in un mondo che non sempre è necessariamente coerente come quello della pallacanestro italiana.

Una realtà che si rinnova ogni anno. Ma qual è secondo te il segreto di questo team di provincia così ben affiatato?
Beh, ho parlato di coerenza, possiamo parlare di identità. Biella è una società che ha identità, è un club con delle radici ormai profonde, è una città in cui la pallacanestro non è qualcosa di esotico ma è qualcosa che fa parte del tessuto connettivo di tutto il circondario. In più direi l’ultimo passo che forse divideva Biella da quest’eccellenza era quello del campo e adesso il campo è uno dei due o tre migliori d’Italia. Quindi non manca più niente.

Parliamo di Campionato. Siamo al giro di boa, si è appena concluso il girone di andata e la notizia, aldilà delle conferme Montepaschi e Armani, è che la classifica mostra un certo livellamento.
C’è livellamento, molto livellamento ed è verso il basso. Come sempre però il bicchiere può essere mezzo pieno e mezzo vuoto: il mezzo vuoto è che il livellamento è, appunto, verso il basso, il mezzo pieno è che è veramente livellamento e quindi ci sono ogni giornata un ottanta percento di partite che non sai come andranno a finire. Il problema è vendere bene la nostra merce, cosa che non sempre riusciamo a fare, ed è un ‘riusciamo’ che naturalmente comprende tutti, in primis chi ti parla.

Domenica si torna in campo per la prima giornata del girone di ritorno. Secondo te quali saranno le sorprese nella seconda parte del Campionato? Magari l’Enel Brindisi di Coach Luca Bechi?
Non lo so, onestamente mi sembra davvero difficilissimo fare un pronostico su quello che potrà accadere. Oltre al livellamento c’è una variabilità, un’incostanza di quello che succede legato un po’ al ritmo con cui cambiano i giocatori e un po’ proprio alle caratteristiche di come si gioca. Non so se necessariamente ci saranno tantissime sorprese, so che chi avrà qualcosa dentro, aldilà del fatto tattico, sarà già a tre quarti di strada. Non è un problema di essere abbastanza forti a livello tecnico per essere una sorpresa, ma lo è più a livello mentale, psicologico.

Guardando al panorama del giovani giocatori italiani, su quali talenti punteresti nei prossimi anni?
Faccio un nome su tutti perché secondo me è abbastanza significativo, ed è quello di Nicolò Melli, ragazzo che a Milano non ha tantissimo spazio e probabilmente non ce l’avrà nemmeno nel girone di ritorno. Io credo che sia un giocatore con dei valori a livello cestistico notevoli rispetto all’età. Spero, credo e immagino che non si perda, anche se per questa stagione giocherà pochi minuti.

In conclusione non posso non chiederti un pronostico sul derby di Final Eight Biella-Cantù. Chi passa il turno?
Da un punto di vista di gioco espresso nel girone di andata, cinquanta virgola zero-uno Cantù. Su partita secca cinquanta virgola zero-uno Biella per le caratteristiche dei giocatori.