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- Alla scoperta della Rookie class Europea

02.01.2024 00:00 di  Lorenzo Belli   vedi letture
Fonte: Italian Basketball Scouting
DeAndre Pinckney, Bakken Bears
DeAndre Pinckney, Bakken Bears
© foto di Fiba Europe Cup

Con l’inizio del nuovo anno è doveroso fare un'analisi dei giocatori più giovani arrivati in Europa e valutare il loro impatto nei primi mesi fuori dal mondo collegiale. Ripetendo il medesimo rituale della scorsa stagione -dove si scrisse di Breein Tyree e Payton Willis, firmati in Italia oltre che di Mark Smith (Spagna), Savion Flagg (Germania), Nysier Brooks (Francia) e Austin Wiley (Turchia) QUI IL LINK- andiamo a vedere chi saranno i prossimi protagonisti nei principali campionati europei 

Joe Bryant (Slask Wroclaw, 185 cm - 93 kg) A far testo non sono i numeri che tiene nella seconda serie polacca dove è palesemente fuori categoria (high di 46 punti, media di oltre 25 a gara) ma le apparizioni con la prima squadra in EuroCup dove nelle ultime uscite ha confermato le sue doti da scorer realizzando 18 punti al Buducnost e 16 all’Aris. Sempre in doppia cifra quando è rimasto sul parquet almeno 10’ a conferma che quei 1700 punti messi a referto in NCAA ne giustificano la definizione di walking bucket. 

Xavier Castaneda (Lavrio, 185 cm - 85 kg) La compagine ellenica è da anni molto brava a scegliere i rookie e pure quest’anno non ha deluso con questo esterno con un gran potenziale realizzativo a sua disposizione. Dieci gare su dodici in doppia cifra e per la piccola realtà della periferia ateniese il sogno di raggiungere i play-off è vivo grazie alla sua capacità di andare a canestro, risultando un valido free throws generator, o di trovare i punti da oltre l’arco: buona percentuale il 37.7% con 6.4 tentativi a gara. 

Trey Woodbury (Brose Bamberg, 193 cm - 91 kg) All-around in grado di coprire comodamente tre ruoli, ha una buona visione di gioco (2.6 assist di media) ed un atletismo importante. Dopo una partenza faticosa ha trovato il suo equilibrio aiutando la compagine tedesca a piazzarsi in una confortante posizione di metà classifica e nelle Final-four della coppa nazionale. Da evidenziare il 40.7% da oltre l’arco dei tre punti su 4.2 tentativi a gara, un continuo miglioramento dagli anni collegiali.    

DeAndre Pinckney (Bakken Bears, 203 cm - 101 kg) In terra danese la squadra di riferimento è una e ha una discreta tradizione nel scegliere giocatori poi in grado di imporsi a livello più alto -ultimo esempio Elijah Childs, ora a Ludwigsburg- e lui pare esserne un perfetto prototipo. Energico e presente a rimbalzo, discreto scorer pur litigando con il tiro pesante (appena il 21.3% in BasketLigaen) riesce a rendersi utile in tante situazioni e riempire il tabellino in molti modi. Sei delle otto gare disputate nelle competizioni continentali in doppia cifra.  

Kris Bankston (Aris Salonicco, 206 cm - 104 kg) La schiacciata contro il Panathinaikos lo ha mandato virale ma è il biglietto da visita perfetto per presentare l’agonismo e la verticalità di questo lungo. Aveva firmato in Israele poi, per i noti tragici fatti, ha scelto di sposare la causa giallonera di cui è diventato subito un importante giocatore nelle rotazioni. Solidissimo finisher (oltre il 70% sia in patria che in EuroCup) può fare la differenza a rimbalzo e come rim protector ma deve limitare il suo entusiasmo che lo porta a farsi fischiare qualche fallo di troppo. 

Qua Grant (Seagulls Helsinki, 185 cm - 86 kg) I campioni finlandesi stanno vivendo una stagione da dominatori avendo chiuso l’anno solare con un record di 15-1 con l’ultimo Mvp della WAC come top scorer a quota 16.6 punti in soli 25’ di utilizzo. Molto bravo ad attaccare 1vs1 ed andare al ferro non è solo un realizzatore, sono 4 gli assist di media che distribuisce ogni gara (con una ratio assist/turnovers di +2.3) a dimostrazione di un certa duttilità in campo. Nota stonata la percentuale da oltre l’arco dei tre punti: inusuale 28.8% dato che al college era sempre al 35-36%  

Takal Molson (Vevey Riviera, 193 cm - 95 kg) Elemento di una versatilità preziosa per ogni roster, in terra svizzera è una specie di triple-double walking (18 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) ma le cifre non raccontano anche del suo buon apporto in fase difensiva. Leader della James Madison che ora sta sorprendendo il mondo NCAA, è stato probabilmente poco valorizzato da l’aver giocato nella Sun Belt Conference (leggi il focus) molto spesso sottovalutata dagli addetti ai lavori. Dopo una stagione da rookie di grande impatto dovrebbe fare un importante salto di livello. 

Morris Udeze (King Stettino, 203 cm - 108 kg) Grande impatto fisico e buona presenza nei pressi del canestro, è uno dei perni della compagine polacca che ha dato filo da torcere in BCL -le sue migliori gare a livello continentale sono coincise con le vittorie- ed è in corsa per un posto di privilegio nei play-off nazionali. Buone capacità realizzative vicino al ferro (oltre il 55% in stagione al momento) deve prestare maggior attenzione alla sua energia ed aggressività che lo porta ad avere problemi di falli (3.5 in 25’ sul parquet).

Jayveous Mckinnis (Apoel Nicosia, 201 cm - 102 kg) Un concentrato di energia che a rimbalzo fa ogni gara il vuoto (14.4 rimbalzi e 2.5 stoppate) a cui abbina discrete doti da roller che lo rendono efficace anche in termini realizzativi (15.5 punti) e a fine anno solare i gialloblù possono vantare un record di 9-1 e il virtuale primo posto in graduatoria. Se vi è ancora remora sulla qualità della lega cipriota bisogna sottolineare il grande impatto di Pauly Paulicap nella LBA italiana con Treviso, reduce dal medesimo campionato e con cifre leggermente inferiori. 

Questi sono una lista ristretta dei rookies che si stanno rendendo protagonisti nelle leghe europee, potete trovare ulteriori profili di grandissimo interesse in giocatori del livello di JALEN MOORE, KJ BUFFEN o OSUN OSUNNIYI 

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