Forlì pensa alla riforma dei campionati prima di pensare all'Assigeco...

27.04.2009 10:26 di  Roberto Bernardini   vedi letture
Fonte: www.forlibasket.it

Partiamo dall'inizio, ovvero dal titolo di questo pezzo che vi ha fatto pensare che, in alternativa, o abbiamo onorato la carta dei vini eccessivamente a cena (possibile, tra l'altro) o pecchiamo di un esuberante ottimismo quando ancora è aprile ed i caldi, quelli cestistici e non solo, sono ben lontani da venire. Allora: "Forlì è in LegaDue?". Seguiteci. In questi giorni, che sono quasi mesi, i papaveri della Lega Nazionale Pallacanestro e della LegaDue hanno parlato a lungo. Perché c'è una situazione, un bubbone, che è pronto a scoppiare. Ovvero, nei tornei situati tra LegaDue e Serie C nazionale ci sono 47 (quarantasette) società al momento con l'acqua alla gola. E non diciamo affogate perché suona male. Oh, che c'azzecca? Un attimo, che in quattro righe ve lo diciamo. Succede che a fine anno, se queste quarantasette (ma ne basterebbero anche molto meno) prendono i burattini e chiudono la baracca è la rivoluzione. Un altissimo prelato della Lega Nazionale Pallacanestro ci ha detto cosa potrebbe succedere: vedi alla voce "famigerata riforma dei campionati". Del resto ventilata ma, udite udite, anticipata di un anno rispetto al previsto. Tradotto in soldoni: 2009/10 con una LegaDue divisa in due gironi, Nord e Sud, con 14 squadre ognuno. Come si scelgono le 28 squadre? Le prime 14 sono quelle della attuale LegaDue, le altre 14 sono le migliori 14 della Serie A Dilettanti. Semplicemente quelle che hanno passato il primo turno col miglior piazzamento in regular season. Chiaro? Forlì, arrivata prima in regular season e passato il primo turno con Lumezzane, ad oggi potrebbe già essere in LegaDue, molto prima di azzuffarsi con Casalpusterlengo e, chissà, Latina. Però aspettate! Appoggiate le chiavi della macchina che ancora non è tempo di far caroselli in Piazza Saffi. Il tutto è ancora sulla carta, ma è molto, credeteci, molto di più di un'ipotesi. Chiuso il delirio, veniamo alla partita. La FulgorLibertas vince, passa il turno ed incontrerà, come da pronostico, Casalpusterlengo/Lodi nel prossimo turno. Con l'Assigeco, per la cronaca, passata grazie ad un sanissimo colpo di culo di Picazio allo scadere. Dicevamo. Ci si trova ai Romiti ad un quarto dopo le cinque con il parcheggio già pieno. Cinque alti e sorrisi, mentre le tifose distribuiscono dei simil geta giapponesi per far casino. Pensiero comune: "Brutta brutta gliene diamo 25 e li pialliamo". Ecco, sul -12 a due minuti dall'nizio, i sorrisi sono già spenti e gli zoccoli sono per la maggior parte silenti. Perché Lumezzane, guidata dall'immenso cuore di un sontuoso Minessi, non è esattamente venuta a Forlì per guardare le coreografie. E' in Romagna per provare a giocarsela fino in fondo. Forlì ci mette tutto il primo quarto a capirlo, e se non fosse per un presentissimo Tassinari da 10 punti, il quintetto sperimentale degli orfani di Villani - fuori dai 10 per il mal di schiena - composto da Forray, Masciadri, Tassinari, Liburdi e '10 piani di morbidezza' Benfatto - avrebbe già il recinto aperto con i buoi che scappano. Come detto, invece, Tassinari ci mette il suo, Frassineti lo segue, ed insieme limitano le scorribande offensive di un Minessi che fa pentole, coperchi, ed il più bell'assist della stagione: al volo dietro la testa a servire sotto canestro Gugliotta. Si va al riposo lungo in leggero svantaggio (32-35 per loro) e con in bocca il sapore amaro di una partita che può diventare scivolosa assai, ma che Forlì può far sua con cinque-minuti-cinque di attacco"...e allora Mambo!", quello cui si era piacevolmente abituati nei mesi invernali. Tipo quello dei primi minuti del terzo quarto, in cui l'Mvp Frassineti ed un Masciadri da LegaDue (ci andrà, gente, è scritto...) trascinano la FulgorLibertas sul + 10 (48-38 al 24'). In tribuna ritornano i sorrisi: "Finita gente, adesso glielo facciamo a strisce!". Eh si, buonanotte! Gori comincia a metterla dal cavalcavia, il mestierante Basile prende Benfatto e lo tratta come il tonno Rio Mare, quello che notoriamente si taglia con un grissino: Lumezzane sorpassa a 5' dalla fine (58-59 al 35'). Si gioca ai vantaggi: Davolio è molto più lucido di Gori, Minessi quando si mette a far duelli rusticani con Tassinari sembra non averne più, ma è capitan Frassineti, negli ultimi due minuti, a mettere i canestri che valgono game, set and match per Forlì. Che incontrerà da giovedì, in una serie di cinque partite, quella Casalpusterlengo/Lodi con cui è 0-3 in stagione. Sperando di ritrovare tiro da 3, latitante in queste partite, e Villani, che si sottoporrà a visite mediche in questi giorni per capire in che condizioni è la schiena. Altrimenti, con una partita ogni 3 giorni, saranno volatili per diabetici.

VEMSISTEMI FORLI’ 75
SIL ITALPRESSE 68

Fulgor Libertas: Liburdi 9, Tassinari 12, Mastella, Frassineti 20, Brigo 10, Arpaia n.e., Masciadri 10, Benfatto 7, Davolio 4, Forray 3. All. Di Lorenzo


Basket Lumezzane: Minessi 15, Gugliotta 6, Ferrarese 12, Gori 11, Basile 13, Moruzzi 4, Spizzichini n.e., Brunetti n.e., Conti 4, Gandini 3. All. Morandi
Arbitri: Morelli di Brindisi e Colasanti di Firenze
Parziali: 15-18, 35-32, 55-48
Note: VemSistemi T2 18/39, T3 5/20, TL 24/30. Sil Italpresse T2 15/36, T3 7/24, TL 17/18.
Nessuno uscito per 5 falli.
Spettatori 1900 circa.