LBA - Sandro Gamba avverte: "Non può fare sempre tutto Hines"

LBA - Sandro Gamba avverte: "Non può fare sempre tutto Hines"

Ritorna il martedì e ritornano anche le considerazioni di Sandro Gamba su una Olimpia Milano che sta attraversando il momento più critico della sua stagione, fin qui fatta di acuti ma anche di continuità di risultati sul campo, sulle pagine della Repubblica edizione Milano.

Difesa e carattere. Non c'è mai stato altro rimedio, quando le cose non giravano, quando i tiratori andavano in down e in area non si trovava nessuno capace di trovare soluzioni comode, o quanto meno di attirare i falli e andarsi a prendere i punti dalla lunetta. 

Le chiavi, per uscire dai momenti complicati, sono sempre state quelle due lì. Nella storia del basket, almeno, e forse anche in quella di tutti gli sport di squadra. È quello che l'Olimpia dovrà mettere sul parquet di Belgrado stasera e ad Atene dopodomani. 

E badate bene che sono sempre campi duri, trasferte storicamente toste, anche senza tifosi a palazzo, anche senza ambizioni di qualificazione in palio per le squadre di casa: è l'Eurolega, ci sono i giocatori a caccia di contratti migliori, ci sono gli ex, insomma nessuno -­ a parte forse il Khimki ­gioca per onor di firma.

Dunque mi aspetto di vedere una squadra che sappia mostrare gli attributi, gli stessi che abbiamo visto fino alla vittoria di Mosca. Che sappia chiudere l'area, che tomi finalmente a controllare i rimbalzi e il ritmo, che non conceda la transizione né alla Stella Rossa né al Panathinaikos.

 Tornare a Milano con almeno una vittoria sarebbe ancora un bilancio accettabile. Due sconfitte rappresenterebbero un disastro. Non ci voglio nemmeno pensare. E non voglio spendere troppe parole per commentare la brutta partita di Venezia. 

Su tutto, mi ha sorpreso questa rinuncia dell'Armani a costruire buoni tiri sul perimetro, cosa che finora ha sempre caratterizzato il suo attacco. Certo, la Reyer è sempre tosta, ma non ha certo la difesa migliore della piazza, né la lunghezza dell'organico a disposizione di Messina. 

Neppure lo stesso numero di impegni: però resto dell'idea che la stanchezza non vada presa come alibi quando fai il professionista ad altissimo livello. C'è un calo mentale, è evidente, c'è una momentanea perdita d'identità.

Le cifre, almeno quelle difensive in campionato, dicono che l'impegno non manca mai, e anche a Vitoria la squadra è rimasta a lungo in partita. Senza ferocia, però, senza aggressività sulla palla, senza rapidità nel portare l'attacco in transizione, soprattutto senza cattiveria nei momenti chiave. 

Senza intimidazione. Io voglio sperare che la discreta partita di Tarczewski a Venezia possa ridare fiducia a questo ragazzo. Che in coppa dovrebbe dare più di un mattoncino, essere più affidabile nelle poche occasioni in cui la squadra lo cerca in area, essere una presenza sotto i propri tabelloni. Un'ancora di salvezza. Non può fare sempre tutto Hines.