FIBA WORLD CUP 2023: spigolature di 50 anni di Mondiali

Quella che sta per iniziare (venerdì 25 agosto alle 10 del mattino con Angola) sarà la decima volta dell’Italia ai Mondiali di Pallacanestro sulle 19 edizioni celebrate dalla Fiba fin dal 1950. La prima fu in Argentina e vinse proprio la Nazionale albiceleste davanti agli Stati Uniti ed al Cile, quarto il Brasile.
I nostri migliori piazzamenti risalgono agli anni ’70 e sono due quarti posti: nel 1970 quando si giocò nella ex Jugoslavia, e nel 1978 quando si giocò – che sia un buon viatico? – nelle Filippine. In entrambi i casi l’allenatore era Giancarlo Primo, mai troppo lodato ed esaltato rispetto alle sue qualità. I due roster erano questi. Nel 1970 : De Rossi, Flaborea, Recalcati, Bisson, Masini, Bariviera, Zanatta, Dino Meneghin, Giomo, Errico, Cosmelli, Dodo Rusconi. Nel 1978 : Caglieris, Iellini, Carraro, Ferracini, Della Fiori, Bariviera, Bonamico, Dino Meneghin, Villalta, Vecchiato, Marzorati, Bertolotti.
In entrambe quelle occasioni fummo la prima nazionale dell’Europa occidentale, visto che i due podi furono Jugoslavia, Brasile, Unione Sovietica e Jugoslavia, Unione Sovietica e Brasile.
Nel 1986 in Spagna arrivammo sesti come nel 1998. Nei Mondiali del terzo millennio abbiamo il nono posto del 2006 in Giappone ed il decino del 2019 in Cina, più tre non partecipazioni. Nemmeno la cosiddetta “Nazionale italiana più forte di tutti i tempi” secondo il Presidente Petrucci, ha mai partecipato ad un Mondiale, come d’altronde ad Un ‘Olimpiade né ha mai messo piede sul podio di un Europeo.
Nei 5 Mondiali giocati in questo millennio hanno vinto la Jugoslavia nel 2002, la Spagna nel 2006, gli Stati Uniti nel 2010 e 2014 e di nuovo la Spagna nel 2019. A dimostrazione di come gli Stati Uniti abbiano snobbato la rassegna iridata almeno fino ad un certo periodo, gli MVP americani fino ad oggi sono stati solo 4: James Kirby Minter nel 1954, Shaquille O’Neal nel 1994, Kevin Durant nel 2010 e Kyle Irving nel 2014. Gli altri sono tutti giocatori che a loro volta. hanno fatto la storia della pallacanestro europea e mondiale: Sergei Belov, Dragan Kicanovic, Drazen Dalipagic, Drazen Petrovic, Toni Kukoc, Dejan Bodiroga, Dirk Nowitzki, Paul Gasol, Ricky Rubio.
Ci sarebbe anche Roland Frazer, panamense che nel 1982 fu nominato MVP perché in quei mondiali, in Colombia, segnò 24.2 punti a partita. L’elenco è completato da Oscar Furlong, argentino nel’50, Pasos Amaury, brasiliano nel 1959, Marques Wlamir, brasiliano nel 1963 ed Ivo Daneu, sloveno dell’allora Jugoslavia nel 1970, uno dei primi grandissimi giocatori di quella zona, che con la Nazionale ha vinto un Oro ai Mondiali appunto nel 1970, due argenti iridati, un argento olimpico, tre argenti ed un bronzo europei. Era uno che giocava con Kresimir Cosic per dare un’idea e chi non sa chi sia…beh si informi sul primo giocatore moderno della storia. Nel senso che giocherebbe anche oggi da protagonista con quelle mani e quella testa.
Le cose che sanno tutti: siamo nel girone A con Angola, Repubblica Dominicana e Filippine ed in questo ordine le sfideremo a Manila, capitale delle Filippine; le prime due di ognuno degli otto gironi di partenza giocano da venerdì 1° settembre, i sedicesimi di finale e che noi incrociamo le prime due del girone B quello di Serbia, Cina, Portorico e Sud Sudan con le quali daremo vita ad un altro girone. Le altre giocano per le posizioni dal 17° al 32° posto. La manifestazione si chiude il 10 settembre. E che le gare previste in Giappone potrebbero essere a rischio a causa del maltempo.