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– PISTOIA BASKET – PAROLA A COACH CARREA

“Si riparta dai giovani per un basket sostenibile”
07.05.2020 13:57 di  Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: PIANETA BASKET
Coach Michele Carrea
Coach Michele Carrea

Una lunga esperienza alle spalle da allenatore del settore giovanile: un lungo viaggio che parte da Milano, città natia, passando per Casale Monferrato, Siena, Casalpusterlengo, prima del salto a Biella. Una bella chiacchierata con Michele Carrea, head coach della OriOra Pistoia.

Come sta passando questo stop forzato?

Bene, sono in salute e in forma, tutto a posto: sono rimasto in Toscana insieme alla mia compagna e a nostro figlio. Abbiamo preferito non spostarci, a Milano la situazione è molto critica e in Calabria non possiamo andare e sarà così fino a quando la situazione non prenderà una forma più definitiva.

Tantissima esperienza nel settore giovanile, è dai giovani che bisogna ripartire?

Assolutamente sì, la cosa più importante è definire questa ripartenza: ci sono state tante idee di riforma e cambiamento negli ultimi anni, ma evidentemente i risultati non sono stati all’altezza. È utile fare una riflessione generale; la qualità, molto spesso, si muove di pari passo con il business, per questo motivo “fare” settore giovanile deve tornare ad essere anche un business. Questa attività, fatta bene, aiuterebbe i club a sostenersi e aiuterebbe gli allenatori a distinguersi quando fanno un buon lavoro. Il tema fondamentale è questo, lavorando sui giovani di prospettiva e lanciarli nella pallacanestro di alto livello.

Quattro anni a Biella dopo tanta gavetta, quale bagaglio si è portato dietro nel salto dalle giovanili?

Nel mio percorso è stata costante la gradualità, l’aver affrontato problematiche sempre diverse, ma in maniera graduale: spesso si fallisce quando si viene catapultati in realtà che, per mancanza di esperienza, non si è in grado di gestire. Da piccoli gruppi di ragazzi nel mondo amatoriale, fino agli Under19 di Eccellenza a Casalpusterlengo con il quale abbiamo vinto il campionato, un susseguirsi di nuove sfide e responsabilità. Iniziai a sentire la pressione del risultato e la possibilità di allenare ragazzi con un futuro roseo davanti, rispetto alle quali bisognava essere preparati.

Quest’anno a Pistoia, classifica alla mano, ci sono state tante difficoltà, cosa ha raccontato questa stagione?

Sono contento, l’obiettivo era mantenere la categoria e, fino al momento dello stop, ci siamo riusciti utilizzando tutte le risorse a nostra disposizione consapevoli dei nostri limiti (in estate ci sono state difficoltà per la composizione del roster). Abbiamo utilizzato il budget a nostra disposizione, soldi veri, non come alcune volte accade per altre realtà della nostra pallacanestro. Ho ancora un contratto in essere, smentisco la notizia uscita su qualche organo di stanza, che parlava di una presunta rinegoziazione dell’accordo in essere: abbiamo trovato un accordo per questa stagione, acconsentendo ad una riduzione dell’ingaggio in linea con l’accordo Usap (Unione Sindacale Allenatori Pallacanestro) / Lega. La mia speranza è quella di giocare con Pistoia nel prossimo campionato di Serie A e i feedback che mi arrivano dalla società, in attesa del quadro normativo della FIP e della Lega, sono positivi.

Quali composizioni dei campionati immagina per il prossimo anno?

Non sono un appassionato di norme al dettaglio, non mi piace tirar fuori numeri: con i miei colleghi è in atto un continuo scambio di riflessioni, daremo il nostro contributo anche in termini di proposte. A prescindere da conference, gironi unici, americani liberi sì o no, la condizione necessaria sarà la sostenibilità abbandonando il modello di basket in perdita perché deve essere possibile pensare a squadre che tornino a fare business. Gli imprenditori che si affacciano alla pallacanestro, oltre alla passione, devono poter avere un orizzonte di guadagno a partire, come dicevo prima, dal settore giovanile fino ai senior a patto che il quadro normativo sia chiaro ed omogeneo nei prossimi anni.

Quando ripartirete?

Ancora niente di concreto, con il mio staff, stiamo seguendo quanto più possibile da vicino, i nostri giocatori sotto contratto (Landi, Wheatle, Della Rosa, Del Chiaro, Guerci…) lavorando sul mantenimento e ricondizionamento fisico, ma per quanto riguarda la possibilità di lavorare tutti insieme, mancano ancora dei passaggi importanti e nei fatti c’è ancora troppo poco.