NBA & FIBA - Che basket sarebbe se ci fosse ancora la Jugoslavia?

NBA & FIBA - Che basket sarebbe se ci fosse ancora la Jugoslavia?

Goran Dragic, lo sloveno dei Miami Heat, giovedì aveva pubblicato una foto di una cena tra i giocatori provenienti dall'ex Jugoslavia (infatti, questo era il titolo del tweet, Balcans) e generando inconsapevolmente, molto più di una foto: un impatto gigantesco di una tale quantità di talento insieme. 

Al tavolo c'erano Boban Marjanović (serbo di Dallas), Luka Dončić (sloveno di Dallas), Nikola Jokić (serbo di Denver), Vlatko Cančar (sloveno di Denver), Goran Dragić (sloveno di Miami) e Nikola Vučević (montenegrino di Orlando) ).

Dato che tutto il mondo ha notao che ne mancavano ancora diversi, il giorno successivo Jusuf Nurkic ha caricato un'altra immagine su Twitter, in cui si sono ritrovati allo stesso tavolo tutti e nove giocatori slavi rimasti ancora a Orlando, aggiungendo lo stesso Nurkic (Portland), e i due croati Mario Hezonja (Portland) e Ivica Zubac dei Los Angeles Clippers. 

In precedenza c'erano anche il bosniaco Dzanan Musa dei Nets, che da domenica non era più a Orlando. E in precedenza c'erano anche Bogdan Bogdanovic e Nemanja Bjelica di Sacramento e Marko Guduric (Memphis) tutti serbi, e Dario Saric, croato di Phoenix. La Jugoslavia è stata un mito, ma anche questa lo sarebbe diventato.