Urania Milano: il successo sull’Assigeco e il cambio-scarpe di Potts

27.10.2022 14:04 di  Paolo Corio  Twitter:    vedi letture
Giddy Potts
Giddy Potts
© foto di Savino Paolella

La lavagnetta di coach Villa certo ha la sua importanza nel successo dell’Urania sulla quotata Assigeco Piacenza per 76-69. Ma occhio anche al cambio di scarpe di Giddy Potts: per quanto stilose, quelle rosa tornano nel borsone all’intervallo dopo un primo tempo senza canestri e un solo assist. E il cambio, non sappiamo se per ragioni di comfort o di scaramanzia, dà (quasi) subito i suoi frutti. Scaldate le suole con la tripla del 41-46 al 23’, quelle più street-style su base verde fanno dare il meglio all’americano dei Wildcats nell’ultima frazione: tripla del 71-65 a due giri di lancetta dalla sirena, immediatamente seguita da un recupero con contropiede e chiusura in appoggio dopo palleggio dietro la schiena per il mini-break che di fatto chiude l’incontro.

Scarpe (e scherzi) a parte, in una vittoria importante anche e soprattutto per l’autostima la bravura dell’Urania è proprio quella di riuscire a rimanere in partita anche quando Potts (15 punti, 4 assist, 7 rimbalzi alla fine) rimane invece fuori dai giochi offensivi, con Montano (12 punti, 5 assist) e Amato (17 punti, anche se con 3/10 da oltre l’arco, e 4 assist) a supplire sul perimetro, dove per l’Assigeco brillano l’ex Sabatini (16 punti, 6 assist) e McGusty (14 punti, anche se con 2/7 nelle triple). Mentre Hill (18 punti e 11 rimbalzi) gioca all’Allianz Cloud la sua prima partita da Mvp per consentire al pacchetto dei lunghi milanesi - privo di capitan Piunti per uno stiramento - di arginare con il passare dei minuti l’esperienza di Pascolo (16 punti, 10 all’intervallo, con canestri spesso al limite del possibile e a dispetto della buona difesa di Ebeling) e l’atletismo di Skeens (10 punti, 6 nella prima parte, e 9 rimbalzi). 

Con Pullazi a controbilanciare sotto i tabelloni (7 rimbalzi nel 38-34 totale a favore dell’Urania) una serata decisamente storta da oltre l’arco (1/6, con tanti errori piedi a terra e solo 4 punti a referto), e con il già citato Ebeling a mixare un perfetto 4/4 da due con un inusuale 0/5 nelle triple (8/32 il totale dalla lunga per i Wildcats), coach Davide Villa non può alla fine che elogiare l’intero lavoro di squadra. E giusto per ribadire la supremazia della lavagnetta sulle calzature, ci spiega che in realtà la pessima prestazione di Potts nella prima parte è nata dal fatto che Piacenza difendeva duro non tanto su di lui ma su tutti i “pick and roll”, che sono poi il gioco dal quale Giddy ama trarre maggiore vantaggio e che in futuro - proprio come fatto nel secondo tempo dopo un fruttuoso confronto negli spogliatoi - dovrà saper sfruttare in maniera indiretta anche sugli scarichi dei compagni che lo giocano palla in mano. E allora chissà che non ricompaiano pure quelle scarpe rosa. (Paolo Corio)