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-Reale Mutua Torino, Cavina:” Noi siamo ancora qua…”

Preoccupano le condizioni di Ousmane Diop, alle prese con un’infiammazione al ginocchio che lo terrà in sospeso fino alla viglia della partenza.
31.03.2021 15:50 di  Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: Pianetabasket
Coach Demis Cavina
Coach Demis Cavina
© foto di Marco Piasentin

A pochi giorni dall’inizio delle Final Eight di Coppa Italia, che si svolgeranno a Cervia dal 2 al 4 Aprile, abbiamo incontrato Demis Cavina, head coach della Reale Mutua Basket Torino che tra presente, passato e futuro, si ritrova a giocare una competizione importante, tra gli obiettivi di crescita di questa stagione.

Come arrivate alla fase finale della Coppa Italia?

“Purtroppo abbiamo un problema con Diop che è fermo a causa di un’infiammazione al ginocchio e sarà valutato domani (oggi per chi legge) dallo staff medico. In tempi normali avremmo gestito diversamente questa situazione, ma l’immediatezza di un appuntamento così importante, ci spinge a vivere alla giornata in attesa delle valutazioni mediche. Per la tipologia di infortunio, bisognerà aspettare e vedere cosa succede ora dopo ora”.

Non giocate una partita ufficiale da otto giorni, come procede la road map verso Cervia?

“Programmare la settimana senza appuntamenti ufficiali è sicuramente diverso: aver avuto più tempo per scandire i tempi lavorativi ci ha permesso di dosare meglio il lavoro e pur mantenendo molto alta l’intensità. Il programma è stato più regolare rispetto alle passate settimane e, aver rimandato alcune partite, ha aiutato questo tipo di agenda”.

Come si prepara una squadra per un appuntamento così importante come le Final Eight?

“Prima di tutto ci siamo focalizzati sulla partita contro Scafati: in appuntamenti di questo tipo, meno si parla e meglio è, perché subentra una voglia di vincere in ognuno dei giocatori, che non serve alimentare con parole di circostanza spesso inutili. È un trofeo complesso che ci mette davanti fin da subito una squadra tosta, ma siamo pronti a sfidare un roster che quest’anno ha già portato a casa una coppa e, contro la quale, non abbiamo ancora giocato”.

Rispetto alla passata stagione, colpisce la crescita di tutto il gruppo…

“Questa è la cosa più bella: molti dei giocatori non hanno mai avuto la possibilità di giocare competizioni importanti, che siano playoff, per non parlare della categoria superiore. Questa estate abbiamo sostituito solo tre componenti, confermando quasi in toto un gruppo di ragazzi “affamati” che non ha avuto paura di affrontare le difficoltà che la pandemia ha messo davanti ad ognuno di loro. Sia fisicamente che mentalmente, hanno sempre creduto nel lavoro quotidiano in palestra, che rappresenta la base di questo nostro mestiere. Altri hanno fatto scelte diverse, puntando su giocatori “pronti all’uso” e più esperti, ma conosciamo la nostra forza e la volontà di non fermarci e migliorare ancora”.

Cosa manca a questa squadra per il definitivo salto di qualità?

“La perfezione di questi tempi è impossibile, sento molto mia questa squadra e, i risultati ottenuti da subito, rappresentano la più bella sorpresa di questo gruppo. Abbiamo mancato all’ultimo canestro la SuperCoppa della scorsa stagione e quest’anno abbiamo affrontato la semifinale senza Pinkins: la pandemia ci ha fermati al primo posto in classifica dello scorso campionato e quest’anno, dopo un periodo di rodaggio, abbiamo ripreso la marcia che tutti conoscete, ancora più forti di prima. Manca soltanto un pizzico di fortuna che va cercata a partire dalla prossima partita”.

Cavina è considerato uno degli allenatori più sottovalutati…

“Questa è una delle cose che spesso mi dicono e mi fa enormemente piacere. Sono appena all’inizio della carriera (ride) e alleno da “solo” venticinque anni e credo che ogni allenatore raggiunga il livello che merita. Ci sarà tempo per avere altri grandi soddisfazioni anche al “piano di sopra”.

I tifosi sono ansiosi e vi spingono a Cervia con la loro passione…

“Fin dal primo giorno abbiamo sempre dimostrato di crederci e dare il massimo. Posso promettere loro che, anche in occasione delle Final Eight, continueremo ad essere la squadra che hanno avuto modo di apprezzare. Usciremo sempre dal campo a testa alta e daremo il massimo per dar loro una grande soddisfazione! I risultati dipendono da molteplici fattori, ma stiano certi, che giocheremo con la stessa intensità e la stessa voglia di sempre”.

Ti sento particolarmente elettrizzato e carico.

“E’ il mio modo di essere e di approcciarmi a questo lavoro: che sia una partita o un allenamento, allenare mi trasmette sempre queste sensazioni. Il giorno che non sarò elettrizzato, cambierò mestiere. Ho avuto la fortuna di aver giocato tante manifestazioni importanti e alcune anche vincerle…il giorno che non mi vedrai così me lo devi dire e troveremo qualcos’altro da fare(ride)”.