A2 - Trapani, Antonini: "Come mi ha detto Petrucci, forse è la squadra di A2 più forte di tutti i tempi"

A2 - Trapani, Antonini: "Come mi ha detto Petrucci, forse è la squadra di A2 più forte di tutti i tempi"
© foto di Gilardi /Ciamilo

Dopo il brutto e poco edificante siparietto con Attilio Caja che certamente non renderà più tranquillo l'ambiente per gara 3 al PalaDozza, Valerio Antonini ha proseguito nelle sue dichiarazioni dalla sala sampa del PalaSahrk al termine di gara 2 tra Trapani e Fortitudo: "Rei [Pullazi] mi ha detto che quando mi vedono a bordocampo in piedi, vicino ai led, hanno una carica il doppio di quella che hanno normalmente quando mi vedono seduti. Non so se avete fatto caso, spesso quando segnano si girano e mi guardano, e vogliono che gli faccia un gesto di incoraggiamento, di forza, di determinazione. Loro sanno come sono fatto io, sanno che odio perdere, sanno che soprattutto che io non sopporto quando si perde male. Non dando tutto in campo. Stasera non avrei avuto nulla da dire perché se la partita fosse andata diversamente, comunque la squadra aveva lottato in modo incredibile fino all'ultimo. Questa è la dimostrazione che quando vuoi veramente qualcosa alla fine, se lotti e ci credi, in qualche modo la porti a casa. Credo che abbiano anche sentito i giocatori un pochino la responsabilità di questa partita. Se vedete il terzo e quarto periodo abbiamo giocato nettamente meglio di loro, ma nell'inizio eravamo impacciati, molto tesi, nervosi. Abbiamo fatto tiri che solitamente non facciamo.... Dobbiamo dare l'importanza di quello che sarebbe il passaggio in Serie A nel modo più totale possibile. Vorrebbe dire entrare in un mondo che questa città ha visto solo una volta nella sua storia e soprattutto vorrebbe dire farlo con una proprietà che non ha intenzione di andare in Serie A per rischiare di tornare in A2, ma per cercare di vincere lo scudetto da subito. Mi aspetto che i giocatori si mettano in testa il 7 di andare in campo e vincere, non dobbiamo dargli la possibilità di tornare in gioco. Dobbiamo vincere a tutti i costi subito o perlomeno fare di tutto per farlo già il 7. Sono ottimista, non aver perso oggi una partita così tesa fino all'ultimo, averla vinta all'ultima con quei canestri che vi assicuro pesavano nelle mani di JD Notae. Credo sia stata la dimostrazione di voglia di vincere straordinaria".

"Bombola di ossigeno nel finale? Intanto la devo comprare per me. C'è stato un momento in cui pensavo di svenire negli ultimi 30 secondi. Lo dico seriamente. Sono estremamente felice, innanzitutto perché credo che quello che è successo quest'anno a Trapani sia irripetibile. Anche tornando indietro, penso non riuscirebbe così perfetto come è stato finora. Riesco a vedere il miracolo di portare in questa città cinque trofei in un anno, di fare due promozioni, di creare le basi per qualche cosa di forte, duraturo nel tempo. Questo non può che rendermi felice. Poi la risposta della gente è qualcosa che non dimenticherò mai.

Credo che stiamo dando una dimostrazione senza precedenti di quello che si può fare quando si costruiscono le squadre, i progetti in modo serio. Stiamo dando la dimostrazione senza precedenti che una squadra dal nulla ha di fatto finora battuto qualsiasi record che c'era in Serie A2. Probabilmente, come mi ha detto anche il presidente Petrucci, la più forte squadra di A2 di tutti i tempi. Permettetemi di dire che sono molto orgoglioso di averla costruita. Non posso non ringraziare due persone, che secondo me hanno fatto quest'anno un lavoro scuro ma straordinario, che sono "il mio" Julio [Trovato], uomo eccezionale, e Valeriano D'Orta, venuto qui da Torino quasi preso in giro dal vecchio presidente che aveva lì, poi abbiamo visto la fine che ha fatto. Invece oggi è qua, dirigente straordinario. Questi due uomini credo siano gli elementi fondamentali per cui la squadra non ha mai perso il controllo della situazione. Faccio gli ultimi complimenti a coach Diana: ha preso la squadra nel momento più difficile, con grande equilibrio, e la sta portando all'obbiettivo con un'eleganza, con un modo di fare, allenare, gestire i ragazzi, davvero straordinario. Le società si costruiscono e si ottengono risultati quando tutti si va verso la stessa direzione e ognuno rispetta i ruoli".

"Se durante la partita sono entrato in campo? No, solo sulla parte rossa… Non si fa? Fatelo dire agli arbitri. Ci sono state decisioni non favorevoli a noi che mi hanno fatto perdere il controllo, mi aspettavo maggiore equilibrio nelle fischiate nel primo tempo. La partita si è riequilibrata, ci sono state decisioni equilibrate fino alla fine ma non so proprio perché loro si siano lamentati. I falli c'erano, molto netti come l'ultimo su JD. Ci sono invece due decisioni, soprattutto nel secondo quarto, che mi hanno lasciato perplesso. Detto questo gli arbitri sono umani, non è successo nulla di tanto grave da compromettere il risultato. Io contro gli arbitri ufficialmente non me la prenderò mai".