A2 - Cantù: Robert Johnson non giocherà a Treviglio domenica?

La normativa varata dal governo Draghi per la gestione della pandemia in questo mese di gennaio ha lasciato, purtroppo, un buco clamoroso sulla posizione del giocatore di Cantù Robert Johnson. Che prima di tutto è no-vax per scelta personale, e ha giocato finora in ossequio alle regole precedentemente in vigore con piena tranquillità per tutti coloro che gli hanno vissuto vicino e per lo stesso giocatore.
Il suo status (come quello di ogni giocatore della serie A2) è quello di dilettante ma ingaggiato con un visto di lavoro per giocare a pallacanestro, come tutti gli extracomunitari della serie A2. Perché di fatto è un professionista. L'essere formalmente dilettante, con le regole di oggi, impedisce che possa perfino avvicinarsi alla porta della palestra: è obbligatorio il super green pass.
Ma con lo stesso visto ottenuto per arrivare a Cantù, se fosse (per esempio) a pochi chilometri ingaggiato dall'Olimpia Milano potrebbe andare in campo anche senza essere stato vaccinato. La norma infatti non riguarda gli atleti della serie A.
In più la società brianzola non ha i mezzi legali per poter interrompere il rapporto di lavoro con Johnson, e avrebbe partita persa in un contenzioso con il giudice del lavoro. E così, intanto, è quasi impossibile che domenica possa essere in campo con la squadra a Treviglio per di più senza essersi potuto allenare in settimana.
L'unica possibilità che rimane è quella legata da una richiesta di delucidazioni inviata dalla Pallacanestro Cantù alla FIP, e da questa prontamente girata al Dipartimento dello Sport. Ma nel complesso dei problemi che si stanno affrontando con la pandemia non è detto che possa arrivare un chiarimento in tempo utile per permettere a coach Sodini di schierarlo in campo.