A2 - Cantù detta legge al Pala Gianni Asti: Torino va ko e perde la seconda piazza

La saga infinita di una partita che ha fatto la storia della pallacanestro italiana regala una nuova pagina che rimarrà negli annali. L’Acqua S.Bernardo Cantù sbanca il palazzetto torinese 76-87 davanti a 2600 spettatori.
08.01.2024 14:30 di  Emiliano Latino   vedi letture
Cagnardi e Young
Cagnardi e Young

La storia infinita di una partita che ha fatto la storia della pallacanestro italiana regala una nuova pagina che rimarrà negli annali. L’Acqua S.Bernardo Cantù sbanca il palazzetto torinese finora mai inviolato e conquista il secondo posto solitario in classifica del Girone Verde di A2.

La Reale Mutua soccombe davanti ad una corazzata candidata alla promozione nella massima serie, ma esce a testa alta consapevole che il gap contro roster di questa portata è ancora troppo ampio da colmare. Torino lascia la seconda piazza ai canturini dopo averlo conquistato e meritato domenica dopo domenica. Se il primo quarto ha lasciato spazio all'equilibrio, dopo è stato un susseguirsi di allunghi canturini e il controllo della squadra di Cagnardi è stato costante e chirurgico.

Se era prevedibile che il rientro di Vencato e Cusin non avrebbe avuto un impatto immediato, Torino non ha retto sul piano della condizione fisica che ne ha annebbiato la vista in attacco e soprattutto in difesa. Serviva l'ennesima impresa, ma oggi non c'è stata mai partita o quasi. Ciani le ha provate tutte, ma per sperare di giocarsi le chance di promozione servirà ben altro e chissà che questa sconfitta non riapra le porte del mercato sinora rimasto congelato. Male Kennedy e Schina, che fino alla partita di questa sera sono stati le colonne portanti della squadra e con De Vico limitato dai falli, sarebbe stato francamente impossibile fare meglio nonostante l'ottima prestazione di Thomas, Poser e Pepe. La seconda sconfitta consecutiva non farà suonare il campanello d'allarme ma poco ci manca.

Dopo qualche mugugno di troppo Cantù è riuscita ad espugnare un palazzetto rimasto inviolato fino a questa sera (8 vittorie consecutive) e si gode una meritata vittoria che ridà morale e consapevolezza nei propri mezzi. E ci mancherebbe pure che qualcuno possa mettere in dubbio le qualità di un roster costruito per tornare ai piani alti della pallacanestro italiana. Da Young, passando per Bucarelli, Hickey e Baldi Rossi, sono tanti i giocatori su cui i lombardi possono fare affidamento ad occhi chiusi. Se poi anche Moraschini entrerà negli equilibri di squadra, poche altre squadre potranno tenere testa a questa grande del campionato.

La partita

Partita a scacchi per gran parte del 1°quarto: ritmi non altissimi come ci si potesse aspettare con Poser che giganteggia nei due pitturati. Al 3’ Cagnardi è costretto a chiamare il primo time out per scuotere i suoi dopo la tripla del 9-3 di De Vico.

Cantù non ne azzecca una e deve ricorrere a Moraschini e Burns, oltre al solito Bucarelli che da fuori spesso fa la differenza.

Nella seconda parte della frazione l’equilibrio torna ad essere protagonista. Ciani alterna Vencato con Schina senza alterare gli equilibri del quintetto e vince la prima sirena 22-21.

Le due triple di Bucarelli firmano il parziale di 0-6 per l’Acqua S.Bernardo ad inizio 2°quarto: Ciani fiuta aria cattiva e richiama i suoi in panca. Il rientro di Cusin dopo il lungo infortunio da respiro a Poser, ma l’inerzia sembra aver cambiato sponda.

Pepe sembra in una delle sue giornate e il perimetro lo premia. L’allenatore udinese ricorre alle rotazioni per cercare di scardinare la difesa avversaria. Bucarelli (12 pt) continua a timbrare dalla distanza entrando per primo in doppia cifra. Al 5’ canturini avanti 27-36.

Young lo imita subito dopo e per Ciani è tempo di un altro time out. Kennedy non è ancora entrato in partita e l’attacco torinese ne risente. La doppia cifra di vantaggio per gli ospiti rimane una costante del finale di tempo e l’intervallo lungo vede Cantù saldamente in vantaggio 38-48.

Dopo Poser anche Thomas entra in doppia cifra e sembra voler mettere l’impronta a questo inizio 3°quarto. Quando Torino perde palla, le transizioni di Cantù puniscono chirurgicamente. Intensità e grande ritmo caratterizzano la prima metà del tempo e le squadre non si risparmiano neanche per un secondo.

Hickey, Nikolic e Baldi Rossi firmano un allungo che rompe gli argini gialloblù. Ciani sistema le idee dei suoi durante un time out quanto mai opportuno (42-58 al 4’). Cagnardi si gode il dilagare dei suoi e continua a predicare intensità e qualità nelle scelte in attacco. Nel finale l'orgoglio torinese torna vivo, ma non basta a tornare così vicino da riaprire una partita indirizzata dalla seconda frazione (55-70).

Il + 15 di inizio ultimo quarto non lascia molto spazio ad una rimonta torinese che appare quasi impossibile. Il cuore torinese non smette di battere, ma è martoriato dalle continue segnature degli ospiti che non hanno alcuna voglia di mollare la presa. Se Young ha raggiunto e superato il ventello, è ancora tutto il quintetto in campo a dimostrarsi di un altro pianeta. Schemi saltati, si gioca in scioltezza da ambo i lati del campo. Nel finale Cantù dilaga anche s (63-83 al 6’) mettendosi in tasca una vittoria mai messa in discussione.