NBA - Sciopero: i metodi di Boylen non piacciono ai giocatori dei Bulls!

NBA - Sciopero: i metodi di Boylen non piacciono ai giocatori dei Bulls!

Con la squadra nei bassifondi della classifica la dirigenza dei Bulls ha licenziato lo scorso 3 dicembre Fred Hoiberg sostituendolo con Jim Boylen. Il quale ha assunto toni militari, imponendo in tre sessioni di allenamento due ore e mezzo con molti "suicidi" ai ragazzi. Una serie di "tattiche estreme", secondo Vincent Goodwill e Chris Haynes di Yahoo Sports, che li ha convinti a rivolgersi alla NBPA e addirittura a minacciare uno sciopero il giorno dopo la sconfitta per 77-133 allo United Center contro i Boston Celtics.

A Chicago siamo quindi al caos. Alla fine, i Bulls hanno tenuto un paio di incontri domenica, il primo dei quali per i soli giocatori e il secondo dei quali ha coinvolto anche gli allenatori, secondo Darnell Mayberry di The Athletic. Non solo, sembrerebbe che lo stile di Boylen non funzionerà con i Bulls, e potrebbe anche aver raggiunto un punto di rottura.

Secondo Goodwill e Haynes, Boylen si è basato sulle due stagioni trascorse con i San Antonio Spurs come giustificazione per la sua gestione della squadra. Ovviamente i giocatori hanno risposto che loro non sono gli Spurs e, cosa più importante Boylen non è Popovich! Goodwill e Haynes hanno intervistato la guardia degli Charlotte Hornets Tony Parker, che ha avuto una lunghissima esperienza di lavoro con Popovich a San Antonio, che ha detto che imitare Popovich funziona solo quando hai costruito la necessaria fiducia con tutti i soggetti coinvolti.

Boylen non ha chiaramente quel tipo di rapporto con i suoi giocatori a Chicago, e il fatto che i giocatori si siano rivolti all'NBPA (l'associazione di categoria, ndr) dimostra quanto la dinamica dei rapporti sia già diventata difficile.