NBA - Tranne Curry, Warriors pronti a cessioni clamorose

Dodicesimi oggi, record 17-20, fuori dal play-in con il monte stipendi più caro e più tassato dell'intera NBA. E' abbastanza logico affermare, come fa Shams Charania di The Athletic, che tutti i giocatori dei Warriors, ad eccezione dell'icona del franchise Stephen Curry, sembrano essere "sul tavolo" per uno scambio in qualche modo compresi Klay Thompson e Draymond Green? Qui Charania mette però un asterisco... Nel suo rapporto indica che la situazione è aperta per i Warriors in difficoltà. 

Thompson ha avuto una stagione negativa ben documentata quest'anno e Green sta ancora scontando una sospensione a lungo termine che gli ha fatto pensare al ritiro. Le voci di giovedì indicavano che nessuno dei due avrebbe potuto avere un futuro a lungo termine con il franchise. Tuttavia, uno scambio che coinvolga uno dei due alla trade deadline sarebbe sorprendente. Sarebbe stato individuato Andrew Wiggins come qualcuno che potrebbe essere in movimento prima dell'8 febbraio. 

Sono stati nominati anche tra i possibili partenti Jonathan Kuminga (che piace tanto all'owner Joe Lacob), Brandin Podziemski e Trayce Jackson-Davis, Potrebbe essere stata una svista, ma è interessante che Moses Moody non sia stato menzionato in quel gruppo di giovani giocatori. Sia Kuminga che Moody hanno recentemente espresso insoddisfazione per il loro tempo di gioco loro concesso. I Warriors non vogliono però giocatori con onerosi contratti a lungo termine.

Questa scelta rende improbabile accordi che possano riguardare la guardia dei Bulls Zach LaVine. Dejounte Murray, un altro giocatore il cui nome è emerso in tutto il campionato, è sotto contratto per quattro anni dopo questa stagione a $114 milioni. L'ala forte dei Raptors Pascal Siakam, al contrario, è all'ultimo anno di contratto ed è stato avvicinato più logicamente ai Warriors. Restano poi sospese le posizioni di Chris Paul, Kevon Looney e Gary Payton II, nomi tra cui potrebbe spuntare una sorpresa.