Gabriele Procida: «La NBA non è un'ossessione, ora penso a Nazionale e Alba»

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© foto di FIBA

Intervistato da Fabrizio Fabbri sul Corriere dello Sport, Gabriele Procida è tornato a parlare di NBA. Lo scorso 7 febbraio i diritti NBA del giocatore sono passati da Detroit a Utah, coinvolti nella trade che ha portato ai Pistons un altro azzurro, Simone Fontecchio. «Non ho un’ossessione per la NBA. Certo, sono felice delle attenzioni, però ora devo pensa- re alla partita contro l'Ungheria, alla stagione con l'Alba, quindi al preolimpico e poi, spero, alle Olimpiadi, il mio sogno da bambino. Concentrarmi su quello che potrebbe succedere mi farebbe solo sprecare energie che invece devo mettere sul presente».

Nella prima gara di qualificazione a EuroBasket 2025 ha sfiorato la doppia doppia: 7 punti e 10 rimbalzi. «Non guardo mai alla mia prova. Tutta la squadra ha giocato una grande partita. Loro ci hanno messo inizialmente in difficoltà. Siamo stati bravi a rimanere dentro la gara e cambiare passo grazie all'intensità difensiva, che ci ha consentito di ribaltare l'inerzia e vincere».

Nessun rimpianto per le scelte prese fino adesso in carriera. «Io giovane vecchio? Non esageriamo. Certamente le scelte che ho fatto mi hanno aiutato e non rimpiango nulla di questa mia prima parte di carriera, neanche quando ho lasciato Cantù per la Fortitudo: è stata una stagione che mi ha insegnato tante cose. Mi sono affrancato, perché per la prima volta ho vissuto da solo lasciando la comfort zone dove ero cresciuto. Non ho rimpianti. Rigiocherei ogni partita, ogni minuto, ogni secondo, prendendo gli stessi tiri. Tutto va contestualizzato al momento. Altrimenti non si cresce. Giuste o sbagliate che siano state, erano e restano le mie scelte».