Virtus Bologna, il focus su Alen Smailagic: un leader silenzioso

Senza falsi pudori Alen Smailagic rappresenta forse al meglio la nuova filosofia dell’attuale mondo bianconero. L’età giusta, 24 anni, una verticalità spiccata, 208 centimetri, grande agilità, il tutto per essere quel 4-5 voluto da coach Ivanovic in grado di spalmarsi tra area e perimetro. Prototipo condito da una già robusta esperienza d’Eurolega in quattro stagioni, più un altro paio spese in NBA con i Warriors. Giramondo al contrario che, al classico percorso di crescita Europa-Stati Uniti, ha preferito quello contrario, cominciando subito di là per poi attraversare l’Atlantico verso l’Europa, passando prima dal Partizan e poi da Kaunas.

Il gioco delle coppie con Momo Diouf porrà questo ragazzone di Belgrado come elemento in grado di variare l’assetto tattico in base alle esigenze. Dovendo scegliere, preferisce il pick and pop al pick and roll, potendo contare su un’ottima mano dalla lunga distanza e su una lettura in grado di attaccare il primo passo se accoppiato ad un difensore meno atletico. Difensivamente dovrà invece metter mano alla necessità di fare ombra in area, potendo al momento contare sulla efficace arma della stoppata e su una buona mobilità anche laterale. Leader silenzioso in tutte le sue recenti esperienze di alto livello anche in ambito Eurolega, Smailagic certamente rappresenta quell’unicum tattico a cui appare difficile rinunciare.