LBA - Pesaro ha finalmente ritrovato il miglior Ariel Filloy

LBA - Pesaro ha finalmente ritrovato il miglior Ariel Filloy
© foto di Vuelle -Twitter

Ariel Filloy in crescendo dal suo arrivo a Pesaro: nella partita decisiva per ottenere un posto alle Final Eight ha realizzato la sua migliore prestazione dell'anno. Uomo giusto al momento giusto, che si racconta al Resto del Carlino Pesaro.

Prestazione. Magari avessi giocato tutte le partite così, sarei stato meglio! Ma sono contento perché, tornando a far canestro come so, ho contribuito alla qualificazione in Coppa Italia.

Messo in discussione. Questo mai. Anche perché, per mia fortuna, ho 33 anni e gioco in Italia da quando ne ho 17 quindi oltre a non essere un pivellino, non sono nemmeno uno sconosciuto ­ sottolinea Ariel ­. Diversamente, se fossi stato un ragazzino o un americano per la prima volta in questo campionato, i dubbi sarebbero sorti, soprattutto perché ad ogni partita ho continuato a tirare parecchio e qualcuno avrebbe anche potuto storcere il naso. Ma sapevano chi sono e mi hanno aspettato, senza mai negarmi la loro fiducia.

Brescia. Brescia è una buona squadra, era partita bene e ci aveva messo in difficoltà. Avessimo vinto una partita in precedenza non saremmo arrivati a rischiare tutto al giro di boa: c'era un po' di pressione su questa gara. Ci ha aiutato il fatto che la stagione sta andando bene, oltre le previsioni, quindi la serenità alla fine ha prevalso sull'ansia.

Delfino. A 38 anni Carlos non gioca per i soldi, nè perché dopo non saprebbe che fare, come capita magari a chi tira per le lunghe la carriera perché non ha le idee chiare su cosa fare dopo. Carlos continua semplicemente per l'amore del gioco, dagli in mano una palla e lui è felice come un bambino. Con questo spirito qui diventa un trascinatore.