AJ Milano, secondo ko di fila. Vola l'Angelico sull'asse Sosa-Viggiano.

Ammettiamolo: non è l‘AJ che attendevamo. L’inaspettata sconfitta di Treviso, tanto nel punteggio quanto nell‘atteggiamento, non è stata ancora digerita. E l’impressione, solamente tale, è che l’1-3-1 del vecchio Dan non sia stato pienamente assimilato. L’Angelico gioca la partita della vita trascinata dalla premiata ditta Sosa-Viggiano cui non partecipa un opaco Slaughter. Di fatto, le indicazioni della vigilia di coach Cancellieri sono state pienamente rispettate. Aleggia parecchia confusione in un primo quarto pasquale per Biella: 32 punti siglati a fronte di soli 14 subìti dimostrano la solidità che contraddistingue il gruppo di Cancellieri, capace di tessere un’efficace trama difensiva (Suton 5 rimbalzi e 1 stoppata) abbinata all’estro offensivo dell’ex Viggiano (4/4 al tiro, 17 di valutazione) e la praticità di Sosa (2/2 da 2p., 2/2 da 3p.). Peterson si sbraccia, chiama due time-out ma i suoi non si sbloccano. Nemmeno nel secondo quarto quando Cancellieri richiama Viggiano a sedere. Peterson indovina la mossa Rocca: tre rimbalzi, tre falli subìti, una palla recuperata ed un assist non bastano però a raddrizzare le cose perché dall’altra parte Cuccarolo fa sentire la sua stazza sotto la plance in difesa ed in attacco e pazienza se Slaughter non gioca la partita della vita. Ma il 35-48 prima dell’intervallo lungo lascia il match aperto ad ogni pronostico. Detto fatto: l’Aj si ripresenta in campo con gli occhi della tigre, la tripla di Maciulis del -10 è il segnale che l’Aj c’è sebbene la troppa imprecisione sotto canestro non consenta la costruzione di un break decisivo. La situazione ripiomba punto a capo dopo le triple di Salyers e Sosa che puniscono sistematicamente ogni disattenzione avversaria e proiettano l’Angelico a +18. Jurak commette un antisportivo, Hawkins e Pecherov realizzano un gioco da 3p. Ma a 2’’ dalla fine Sosa pesca la penetrazione vincente e Cancellieri mantiene inalterato il +13. Lo stesso Sosa apre l’ultimo quarto con una tripla, Salyers firma addirittura il +18 e Milano è a questo punto in ginocchio. I piemontesi amministrano bene punteggio e cronometro e a nulla valgono le triple finali di Pecherov, Greer e Mordente.
ARMANI JEANS MILANO - ANGELICO BIELLA 90-95 (14-32; 35-48; 54-67)
ARMANI JEANS MILANO: Mancinelli 17 (3/7; 1/5), Maciulis 7 (2/4; 1/1), Jaaber 6 (1/2; 1/5), Petravicius, Hawkins 9 (2/3; 0/4), Pecherov 17 (3/5; 3/6), Mordente 6 (1/1; 1/2), Rocca 6 (3/6; 0/0), Greer 18 (4/7; 3/5), Ganeto 4 (1/2; 0/0), Melli. n.e.: Cacace. All.: Dan Peterson
ANGELICO BIELLA: Slaughter 7 (1/5; 1/3), Sosa 23 (3/6; 5/6), Suton 9 (3/5; 0/1), Viggiano 17 (5/9; 1/3), Salyers 15 (2/4; 3/6), Soragna 13 (2/3; 0/2), Moraschini 2 (1/1; 0/0), Cuccarolo 6 (3/3; 0/0), Jurak 3 (0/1; 0/1). n.e.: Rombaldoni, De Vico. All.: Massimo Cancellieri
NOTE: 3000 spettatori. T.L.: Mil 20/27, Bie 25/29. Rimb: Mil 34 (Pecherov 10), Bie 36 (Suton 10). Ass.: Mil 13 (Greer, Mancinelli 4), Bie 16 (Sosa 4). Progr.: 5' 4-20; 15' 28-46; 25' 42-60; 63-81. Usc. 5f.: Mordente, Jaaber, Jurak
ARBITRI: Mauro Pozzana, Massimiliano Filippini, Alessandro Vicino