Guido Bagatta: "Faccio notare a Divincenzo che dal 2004 siamo andati alle Olimpiadi solo una volta"

La vicenda del mancato arrivo del neo-italiano Donte Divincenzo arriva anche in radio, precisamente da Carlo Genta a Tutti convocati su Radio 24. Introdotto dalla voce dell'italoamericano e dalla presentazione di Genta che ricorda "l'eccezionale interesse dello stato alla sua italianizzazione" che ha portato all'urgente firma di Mattarella, arriva il commento di Guido Bagatta: "Le parole di Donte fanno un po' la fotografia di come è messo il basket negli ultimi anni: un testo uscito dalla penna dei De Filippo. Fallito con Banchero e poi anche con questo, un buon giocatore NBA in un ruolo dove siamo coperti, mentre noi avremmo bisogno di un lungo. e i nomi ci sarebbero. Con Diaz Stefano Mei ha fatto un ottimo lavoro per l'atletica, l'Italbasket qualcosa ha sbagliato. Ha tirato nel mezzo Mattarella, si è messo in una situazione in cui ci sono migliaia di persone che aspettano la cittadinanza e non gli viene data, e viene data a un signore che decide di non venire. Se si è fatto male non lo so. Ora non si gioca quindi il suo infortunio era pregresso o si è fatto male in casa scivolando, non lo so. Quello che mi interessa è che abbia detto no quando tutti sapevano che stava per venire: oggi sarebbe stato il giorno del suo debutto in ritiro. Ripeto che all'Italia servirebbe più un lungo come Drew Eubanks. Penso che non sia una buona scelta quella di lasciare Tessitori a casa. Penso che sulla carta siamo inferiori alla Francia, la Germania, la Spagna, la Serbia. Faccio notare a Divincenzo che per arrivare alle Olimpiadi bisogna qualificarsi e l'Italia dal 2004 c'è riuscita solo una volta. Ci vediamo nel 2026, come ha detto, si ma vediamo dove saremo... Il basket, come abbiam visto, se becchi due o tre partite di fila magari con Fontecchio o qualcuno che emerge andiamo in semifinale e ci giochiamo le medaglie. Guarda la Nazionale femminile. Ci piacerebbe parlarne bene, speriamo."