FIBA World Cup GRUPPO C - La Turchia ribalta la Finlandia, la Nuova Zelanda asfalta l'Ucraina, come gli USA con la Dominicana

Il live della giornata
04.09.2014 00:00 di  Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
FIBA World Cup GRUPPO C - La Turchia ribalta la Finlandia, la Nuova Zelanda asfalta l'Ucraina, come gli USA con la Dominicana

STATI UNITI - REPUBBLICA DOMINICANA 106-71

Stati Uniti: Faried 16, Cousins 13, DeRozan 11

Repubblica Dominicana: Liz 15, Santana 11, Martinez 10

Kyrie Irving brucia il campo e dopo appena 10" sta già 2-0. Gli USA non perdono tempo per acquisire sicurezza, ma Sosa e Martinez tengono botta e consentono alla Rep. Dominicana di lasciare appena tre punti di margine alla fine del primo quarto, aiutandosi con la difesa a zona. La tattica non paga nel secondo periodo: con "Manimal" Faried in campo sale il livello degli americani, Feldeine e Sosa approfittano di qualche distrazione, ma nell'ultimo minuto prima dell'intervallo prendono il parziale che li manda negli spogliatoi sul 41-56.

Partita che si esaurisce ben presto, visto che gli USA tirano con oltre il 66% da due e coach K amnda tutti gli effettivi in campo e tutti lo ripagano con punti pesanti. La Repubblica Dominicana affonda sotto di 29 alla fine del terzo periodo, poi rimane senza segnare per oltre 4' dell'ultimo, con Cousins e Thompson a dilagare. Pratica chiusa e piccola rimonta dei caraibici, parzialmente vanificata dalla tripla a 1 secondo dalla fine di DeRozan.

TURCHIA-FINLANDIA 77-73

Turchia: Asik 22 (8r), Preldzic 13 (8r), Arslan 12

Finlandia: Koponen 17, Salin 15, Koivisto 11

Con l'acqua alla gola, la Finlandia sfodera un primo tempo da urlo, e chiude avanti di 14 lunghezze. La Turchia è solo Asik, 15 punti in totale, nel disastro di Guler (0/6 al tiro). La Finlandia difende duro, e pur subendo a rimbalzo (20-15), tiene e vola con Koponen (2/2 dall'arco). Serve una reazione per la squadra dell'Atlante, o l'eliminazione sarà ad un passo.

Una bomba di Akyol premia la Turchia e la trascina al supplementare, salvandola da eliminazione sicura. Una gara sempre ad inseguire per la squadra del Bosforo, trascinata da un Asik da 22 punti. La Finlandia si spegne con il passare del tempo, come dimostrano due quarti da 3 punti in totale per Koponen. Lo stesso Koponen, sulla sirena, manca il tiro del successo. E' overtime.

Dopo il 41-27 del secondo tempo, la Turchia ribalta la partita ed elimina, di fatto, la Finlandia. 9-5 il parziale dell'overtime, dove è decisivo un Preldzic che chiude anche con 8 rimbalzi.

 

NUOVA ZELANDA - UCRAINA 73-61

Nuova Zelanda: Penney 15, Bartlett 14, Webster 11

Ucraina: Kornienko 15, Jeter 14, Zaytsev 10

Ucraina per mantenere  le alte posizioni dietro gli Usa, la Nuova Zelanda per giocarsi l'ultima speranza per competere alla qualificazione. A Bilbao va in scena una gara decisiva.

Parte a mille la Nuova Zelanda con i 5 punti di Penney, ma Kornienko riporta avanti l'Ucraina con un avvio da re, 8 punti e 3 rimbalzi per un giocatore che si rivela enigma irrisolvibile per la difesa neozelandese. 

Cresce alla distanza la Nuova Zelanda nel secondo quarto, Fotu fa male anche dalla media distanza (6 punti), mentre Kornienko diventa enigma risolvibile eccome per la difesa neozelandese, e non vede più il canestro. Sorpasso che diviene cosa fatta (anche grazie ad una panchina da 17 punti), evidentemente figlio della fame. Il tutto, nonostante ben 11 palle perse. +6 per gradire.

Fotu comanda con 7 rimbalzi, 12 punti per un Penney che firma un 2/3 dall'arco. Il tutto senza la stella Abercrombie (0 punti e 3 falli per lui). La Nuova Zelanda comanda, e con due bombe di Bartlett vola a +10 con novanta secondi da giocare. Ucraina spiazzata e spaventata, nonostante un Kornienko da 15 punti, ma ben 8 palle perse nel solo terzo quarto. 

Bartlett porta la Nuova Zelanda a +16 con 7 minuti da giocare, intanto la coppia Fotu-Frank abbatte ogni offensiva Ucraina (geniale, per quest'ultimo, anche un assist verticale per Penney). Webster manda i titoli di coda in penetrazione a 5.16: canestro e fallo, e nuovo +16. Mike Fratello è senza parole, Ucraina senza rabbia e senza energia. La Nuova Zelanda prova ancora a sperare.