Grantorino, l'élite del basket piemontese per tornare grandi

Fonte: Ufficio Stampa Grantorino
Grantorino, l'élite del basket piemontese per tornare grandi

(di Emiliano Latino). Nove società, due consiglieri, un presidente e un allenatore dall’esperienza navigata come coach Stefano Comazzi. È su queste basi che oggi la Cooperativa GRANTORINO Basketball Draft si è presentata agli addetti ai lavori nell’elegante sala dell’Assessorato allo Sport del Comune di Torino. 
A farne parte, per il momento, impegnate nei campionati di U17 e U19 Eccellenza: Pallacanestro Moncalieri, Collegno basket, Libertas Moncalieri, Kangaroos sport, Alter82 Piossasco, Eridania basket, Venaria Reale, Grugliasco e Campus Piemonte. Per l’occasione, sono state mostrate anche le divise delle squadre griffate Robe di Kappa. Il Main Sponsor è Battaglio, ben visibili sulle canotte anche ZeroUno e Novi. 

A fare gli onori di casa, l’assessore allo sport, grandi eventi e turismo della città di Torino, Domenico Carretta: «Sono molto felice che un progetto territoriale abbia preso piede in così poco tempo. Inizialmente ho forse sottovalutato le potenzialità dell’iniziativa, ma adesso mi sto rendendo conto di quanto GRANTORINO possa essere importante per il basket e soprattutto per la città. Quando qualche mese fa il presidente Gianni Vitale è venuto a presentarmi il progetto, mi è sembrato subito una bella idea perché metteva in risalto la valorizzazione di giovani cestisti: ma non pensavo potessi concretizzarsi così velocemente». 

E in più c’è il Pala Gianni Asti, location storica del panorama cestistico torinese: «Un palazzo dello sport che non ha bisogno di presentazioni - sottolinea l’assessore - rinnovato ultimamente e che negli anni si è dimostrato duttile all’organizzazione di svariate tipologie di eventi. Farlo con il basket giovanile di alto livello, coinvolgendo ben 9 realtà del territorio è sicuramente un valore aggiunto». 

Su richiesta del moderatore dell’evento, Stefano Miglietta, la palla passa rapidamente al presidente della neo cooperativa GRANTORINO Basketball Draft, Gianni Vitale: «il Cda è composto da persone competenti, con un background legato al mondo della pallacanestro e con un filo conduttore ben preciso: aiutare il mondo del basket giovanile. Sia sull’aspetto economico, sia per quanto riguarda la crescita dei giocatori. Troppo spesso, ormai, vediamo grandi realtà italiane che perdono foresterie e partecipazioni in campionati di eccellenza. In Piemonte, in particolare, è da anni che non abbiamo, con continuità, squadre all’altezza dei palcoscenici di maggio-giugno quando si giocano le Finali Nazionali. Per questo motivo credo che GRANTORINO sia davvero una gran realtà. Una realtà che mette insieme nove società del territorio, con la speranza che non solo possa essere un progetto vincente ma che sia anche imitato nel resto d’Italia». 

Tra i relatori, Giovanni Gallo, membro della giunta Coni aggiunge: «Il Coni guarda con estremo interesse ogni tentativo di innovazione nel mondo sportivo. E’ un mondo bellissimo quello sportivo, ma ha anche delle lacune. Ogni tanto alcune realtà rimangono confinate nel passato pensando che se si è sempre fatto così, allora, va bene continuare sulla medesima strada. Invece è bellissimo trovare nuove idee. Parlando da presidente di Confcooperative - specifica Gallo - sono tre le caratteristiche essenziali per fare bene: essere radicati ai territori, il principio della mutualità (si sta insieme per interessi comuni), e non essere vincolati a fini di lucro. Vuol dire che si lavora gratis? No, assolutamente. Si retribuisce rispettando sempre il lavoro di tutto quanto lo staff, ma alla fine il principio è: quello che resta viene reinvestito nel progetto. Solo così GRANTORINO potrà crescere, aiutando le società del territorio e soprattutto lo sviluppo dei giocatori che stanno avvicinandosi al mondo senior». 

Stefano Comazzi, head coach di U17 e U19 Eccellenza: «In questi due mesi abbondanti ho già visto grandi progressi. Ci sono le persone giuste: sono convinto che con pazienza arriveranno anche i risultati che speriamo. L’aspetto umano e quello tecnico vanno di pari passo, la regola fondamentale è quella del rispetto per compagni e staff. L’esperienza di aver allenato grandissimi giocatori, che sono arrivati in Italia anche dal mondo Nba, mi ha fatto capire che è fondamentale che fin da giovani ci sia umiltà e rispetto. E su queste basi stiamo lavorando da metà agosto con tutti e due i gruppi». 

Tra i presenti, anche il sindaco di Collegno, Francesco Casciano: «Finalmente anche nel basket facciamo un passo in avanti: è una bella scommessa che coinvolge tante realtà. Se si fa sinergia si può competere anche a livello nazionale. Spero sia uno degli esempi di come il nostro territorio possa tornare ad essere in primo piano». 

Prosegue Luca Battaglio, consigliere di GRANTORINO: «Essere qui è una grande sorpresa. Non credevo di occuparmi così in prima persona di sport. Torino è una città che si sa reinventare: prova ne è che oggi siamo qua a vedere cos’è già nato in soli tre mesi di lavoro. La sfida maggiore è cancellare tutti i preconcetti che abbiamo». 

Conclude Julio Trovato, anche lui consigliere: «Bisogna sempre pensare fuori dagli schemi. Sono stato lontano da Torino per più di dieci anni e adesso che sono tornato ho trovato la stessa passione, ma anche alcuni aspetti da migliorare. GRANTORINO credo possa essere una soluzione, sia per le società, sia per la crescita del movimento giovanile territoriale. La cartina di tornasole sono i vari Melli, Fontecchio e in ultimo Spagnolo che sono dovuti andare all’estero per emergere definitivamente, attirando anche l’Nba. Ci sono troppe difficoltà nella formazione dei giovani, soprattutto nella loro fase finale. L’obiettivo di GRANTORINO è proprio quello di garantire le giuste opportunità ai ragazzi». 

La dirigenza di GRANTORINO ringrazia tutto il folto pubblico che ha partecipato alla presentazione, l’Assessore allo sport della città di Torino Domenico Carretta, il team di Dolci Adv guidato da Marco Benadì e Loredano Vecchi per il supporto nella creazione del progetto.