Dinamo Sassari, nasce il progetto 'Giovanili in Sardegna'

09.08.2010 18:41 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: Ufficio Stampa Dinamo Sassari
Il presidentissimo della Dinamo Sassari Luciano Mele
Il presidentissimo della Dinamo Sassari Luciano Mele

a Polisportiva Dinamo comunica che in vista della stagione 2010-2011 il settore giovanile biancoblu è stato ripensato, potenziato e migliorato in modo da poter offrire opportunità sempre maggiori a tutti i ragazzi desiderosi di approcciare, scoprire e confrontarsi con il mondo della pallacanestro.
Il vivaio. Da cinque anni la società del presidente Luciano Mele ha scelto con convinzione di puntare sulla valorizzazione e crescita del vivaio. Successivamente all'accordo del 2005 con il Basket 90, la Dinamo ha infatti ripreso a gestire e programmare in prima persona il futuro dei suoi giovani, e questo grazie soprattutto all’operato dei suoi allenatori e dirigenti, a partire dal responsabile organizzativo Graziano Pilo, che ha traghettato i gruppi dal Basket 90 in biancoblu e ancora oggi coordina l'ambizioso progetto giovanile. Il lavoro e le solide basi gettate negli ultimi cinque anni, hanno portato ad un presente ricco di soddisfazioni ed in costante evoluzione: circa 120 all’anno i ragazzi coinvolti nel progetto, diversi i talenti rivelati, in primis Massimo Chessa, prodotto del Basket 90 formatosi in maglia Dinamo e primo sassarese arrivato in Lega A con Biella nella scorsa stagione. I rapporti stretti con le numerose realtà cestistiche isolane e locali, ad esempio il Cus Sassari che con la Dinamo collabora con profitto a livello logistico e sportivo, sono importante garanzia di apertura verso l’esterno. E per far crescere l’idea, nell’anno in cui la prima squadra ha scalato la vetta più alta arrivando alla storica promozione nella Lega A, la Dinamo in totale accordo operativo con il presidente della Reale Robur Sassari Stefano Sardara, ha ridisegnato il suo vivaio, fra novità organizzative, rapporti di collaborazione e la ferrea volontà di promuovere il basket.
L’idea. Nasce così “Giovanili in Sardegna”, progetto presentato in una apposita conferenza stampa svoltasi presso la sede di viale Porto Torres dal presidente Luciano Mele, dal giemme Pinuccio Mele e da Stefano Sardara, new entry della compagine societaria biancoblu. “Giovanili in Sardegna” prende forma e si sviluppa sull’accordo sinergico e complementare fra la Dinamo Sassari (Lega A), la Reale Robur Sassari (B Dilettanti) e la Torres Sassari (C Regionale), società che lavoreranno insieme su risorse comuni, offrendo ad ogni singolo ragazzo delle giovanili un obiettivo da raggiungere e gli strumenti per raggiungerlo, nello specifico la massima serie tricolore, la B dilettanti o la serie C, chiaramente a seconda delle possibilità e potenzialità del singolo. Una collaborazione trasparente e non concorrenziale, che punta a coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi (per la prossima stagione si lavorerà con atleti nati fra il ‘91 e il ‘98), ad ampliare potenziandolo il settore giovanile di ognuna delle società coinvolte, fondendolo in un’unica e funzionale entità vivaio. Una sana, pianificata e guidata pratica sportiva, che lasci ampio spazio al divertimento, non interferisca con il percorso scolastico ma focalizzi l’attenzione su prospetti locali futuribili, dimensioni da coordinare al meglio per riuscire ad ottenere, in collaborazione con gli atleti, lo staff tecnico e quello medico, il migliore risultato possibile. Una forte rivendicazione d’appartenenza, una risposta concreta alla voglia e all’esigenza del giocare a pallacanestro sull’Isola, una chiara possibilità di formarsi e migliorare in Sardegna, evitando così la fuga verso realtà cestistiche della penisola e valorizzando l’intero movimento sardo.
Nuovo responsabile tecnico. In un quadro di continuo e ricercato miglioramento, la nomina di un professionista preparato, profondo conoscitore della pallacanestro e costantemente a disposizione dei vari gruppi di lavoro, dello staff e del singolo atleta, è garanzia di qualità ed attenzione messa al servizio del vivaio. La scelta della società è caduta su Marco Rota. Nato a Milano nel 1960, sposato e padre di due figli, comincia giovanissimo la sua carriera in panchina, prima come assistente alla Geas Sesto San Giovanni, quindi alla Deborah Milano come vice di Roberto Galli. La scena è quella della competitiva A1
femminile. Dal 1985 Rota diventa allenatore nazionale, le capacità non mancano ed arrivano i primi ruoli da head coach, il primo alla Giraffe Pool Viterbo (‘88-‘89 nominato anche tecnico dell’anno). Lavora a Magenta, Milano, Firenze, Brescia, Ferrara, Parma, Lodi, Giussano, Rovereto e Como, vive un’esperienza da vice in Legadue maschile a Montegranaro, prima di diventare assistente allenatore della Nazionale azzurra femminile (2002) e della Under 20 italiana (2004), oltre che capo allenatore dell’Under 16 in rosa. Nel 2007 Riva del Garda lo sceglie per la panchina e Marco Rota fa il suo esordio da head nella pallacanestro maschile. Lavorerà anche per la Pool Firenze in B1, quindi la rinuncia alla collaborazione con le squadre nazionali, la chiamata dell’ambizioso Trento, l’ultima annata vissuta a Monza. Ha in bacheca una Coppa Ronchetti vinta a Milano, una Coppa di Lega a Rovereto ed una Supercoppa Italiana conquistata a Parma, in aggiunta ai due titoli di “Coach of the year” vinti nella A1 femminile (Viterbo e Parma), alle tre finali nazionali raggiunte a livello Under 15, 17 e 19, ed ai quattro Campionati Europei giovanili, due con l’Under 20, uno con l’Under 18 ed uno con l’Under 16.
Scuola, campo da gioco e foresteria. Sport e istruzione, binomio imprescindibile per i ragazzi entrati in orbita vivaio. La scuola per i più giovani resta una priorità assoluta, rendimento scolastico e pratica sportiva sono facce della stessa medaglia, l’una non prescinde l’altra ma senza l’applicazione sui banchi di scuola l’impegno sul parquet non è sufficiente. Lo scorso anno la Dinamo ha aperto una foresteria dotata di sei posti letto, destinata ad ospitare giovani e promettenti prospetti isolani permettendo loro di vivere, studiare ed allenarsi a Sassari, struttura controllata e curata direttamente dalla società. Da quest’anno, per favorire e facilitare ulteriormente la conciliazione fra allenamento ed apprendimento scolastico, in caso di necessità, i ragazzi potranno contare sull’aiuto di due tutor, uno per le materie letterarie e uno per quelle scientifiche, che una o più volte alla settimana possa affiancarli nelle fasi di studio, ripasso o correzione compiti. Solo un adeguato rendimento scolastico consentirà loro di poter far parte del progetto biancoblu, e per invogliarli a coltivare con medesima attenzione libri e passione per la palla a spicchi, saranno previsti incentivi per gli studenti più meritevoli, da pensare in forma di premi o borse di studio. Inoltre, per far si che anche i più piccoli possano avvicinarsi in numero sempre maggiore alla pallacanestro, dando però alle famiglie una certezza chiara e prestabilita in riferimento alla location in cui svolgere gli allenamenti, le tre società impegnate nel progetto “Giovanili in Sardegna”, Dinamo, Reale Robur e Torres, lavoreranno per realizzare una struttura unica ed indipendente, adatta e funzionale al soddisfare la sopraccitata esigenza.