Masic: “Campobasso come una famiglia, pronta a ripagare la fiducia"

A poche ora dalla sfida al vertice del girone Sud di A2 tra Magnolia Campobasso e Ariano Irpino, Mia Masic parla del suo approdo alla formazione molisana, in una stagione che si preannuncia fondamentale nel suo percorso di crescita.
Ala ventiseienne di 180 cm nativa di Fiume (Croazia), Masic ha iniziato l’annata con il Gruppo Stanchi Athena Roma, ritagliandosi da subito un ruolo da protagonista (16,3 punti e 9 rimbalzi di media in 3 partire) e attirando su di sé l’attenzione di società importanti, sia in Italia che all’estero. E’ arrivata così l’offerta della corazzata Campobasso. Impossibile da rifiutare per chi, come Mia, punta ad affermarsi ai più alti livelli.
“Mi sono innamorata della Magnolia lo scorso anno, vivendo da avversaria la realtà che circonda questa squadra. Mi hanno impressionato l’altissimo livello tecnico, la professionalità che contraddistingue lo staff e per ultimo, ma non meno importante, il calore dei i tifosi, che trasmettono alle giocatrici in campo una carica inimmaginabile. Ho sempre pensato che Campobasso scendesse in campo in sei”.
La tua esperienza con l’Athena si è chiusa molto rapidamente. Una società partita con grandi ambizioni e che nel giro di pochi giorni ha dovuto dire addio alle sue giocatrici migliori,ridimensionando di conseguenza gli obiettivi.
“Edoardo Stanchi è partito con grandi progetti e credo sia bello che esistano persone disposte a investire nel basket, considerando la situazione economica attuale. Purtroppo sì è trovato difronte ad alcune difficoltà e colgo l’occasione per augurargli di uscirne presto, nella speranza che tutto vada per il verso giusto”.
Come ha reagito la dirigenza di Roma rispetto alla tua volontà di vivere questa nuova avventura?
“Come già affermato dal presidente Stanchi, di fronte a un’occasione del genere era veramente difficile negare a una giocatrice di poter vivere la realtà di Campobasso, Si sono mostrati estremamente disponibili e comprensivi”.
Che ambiente hai trovato nel capoluogo molisano e come procede il percorso di adattamento agli schemi di coach Mimmo Sabatelli?
“Mi piace tantissimo. Ho subito sentito, ancor prima di indossare la maglia della Magnolia per il primo allenamento, calore ed entusiasmo da parte di tutti, presidente, dirigenti, staff e tifosi. Colgo l’occasione per ringraziarli ancora, sono molto riconoscente per tutto questo, un modo di accogliere un volto nuovo nella loro famiglia che non è da tutti. Per quanto riguarda il lavoro in palestra piano piano sto entrando sempre più nella pallacanestro di coach Sabatelli”.
Che tipo di giocatrice sei e cosa pensi di poter dare a Campobasso nella corsa verso la promozione?
“Direi che il mio punto di forza è il tiro da 3. Amo giocare in velocità, in contropiede, circostanze nelle quali riesco a esaltare le mie caratteristiche, ma sto cercando di migliorare in ogni situazione di gioco. Punto a diventare una giocatrice completa. Grinta e velocità sono il valore aggiunto che posso garantire a un gruppo già forte di per sè”.
Hai subito un brutto infortunio che rischiava di compromettere la tua carriera, in quel momento in forte ascesa. Ti sei ripresa nel migliore dei modi e all'inizio di quest'anno hai ritrovato la nazionale. Con l’obiettivo è restarci in pianta stabile.
“Ho dovuto fare i conti con un infortunio al ginocchio che mi ha tenuta lontano dai parquet per un po’. Un evento che, anziché abbattermi, mi ha reso ancora più forte, mi ha fatto crescere sotto l’aspetto sia mentale che fisico. Pensavo solo a riprendermi il prima possibile, a tornare in campo ancora più determinata di prima per mostrare a tutti il mio valore. Uno sforzo premiato dai risultati, Lo scorso anno sono stata tra le migliori realizzatrici del torneo ed è arrivata la convocazione in nazionale, che credo sia la gioia più grande per un’atleta”.
Campobasso è probabilmente la squadra meglio attrezzata per vincere il campionato, chi vedi come principale avversario sul vostro cammino e cosa pensi di Ariano Irpino, che affronterete a breve, protagonista di un brillante avvio di stagione?
“Credo che le formazioni con le quali dovremo lottare per il salto di categoria siano Valdarno, Spezia e Faenza, realtà ben strutturate e coperte in ogni ruolo. La gara con Ariano Arpino non sarà facile. E’ una squadra contro la quale ho già auto modo di confrontarmi, dotata di qualità tecnica e in grado di giocare con intensità sia in difesa che in attacco”.
Chi è Mia Masic fuori dal parquet?
“Una persona molto semplice. Mi piace la musica, il buon cibo e la natura. Amo stare in compagnia ma allo stesso tempo ritagliarmi spazi solo per me, rilassarmi leggendo un libro oppure passeggiando”.