Cus Jonico Taranto, le emozioni del dopo "Basket on Board"

Una storia nella storia. A qualche giorno dall’evento, unico in Italia, di una partita di basket su una portaerei, la Cavour, restano le emozioni, i ricordi e le parole di chi alla manifestazione “Basket on Board” vi ha preso parte. In un modo o nell’altro. È il caso del Cus Jonico Basket Taranto. In fin dei conti è stata proprio la squadra del presidente Cosenza a inaugurare il parquet della Cavour, contro la Soavgel Francavilla, per ricordare chi, Beppe Valente, non c’è più. Il tutto al di là del risultato che ha messo in evidenza la superiorità di categoria dei brindisini (46-23) contro un Cus decimato e con qualche innesto “oriundo”. Ma il punteggio non contava.
Coach Leale ha potuto scambiare qualche parola con il “coach” per antonomasia del basket italiano, Dan Peterson che si è intrattenuto per qualche minuto sulla panchina cussina nel riscaldamento.
Per il Cus sono scesi in campo, pardon sul ponte di volo: Gianfranco Valentini, Fanelli, capitan Greco, Piero Appeso, Ambrosecchia e i tre “aggregati” tarantini De Bellis, Salerno e Latorre. Arbitro d’eccezione Giambattista Moliterni che non ha voluto forzare in attesa del pieno recupero: “Manifestazione di alto livello organizzata in maniera impeccabile, nulla che invidiare agli americani. È stato fantastico vedere la risposta del pubblico. Noi giocatori del Cus Jonico ci possiamo ritenere dei privilegiati avendo avuto la possibilità di calcare e testare per primi quel parquet. Ho fatto l’arbitro pur di non farmi mancare l'emozione del "c'ero anch'io”. Spero che la città di Taranto possa trarre da questo evento sensazioni positive: lo sport ed il sociale vanno sempre valorizzati”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Andrea Greco, a suo agio sulla nave, lui “capitano” tra tanti marinai in grado: “Sensazioni uniche. Pensare di giocare nella tua cittá su una nave cosi grande ed importante per tutta Italia che viaggia per missioni in tutto il mondo è un onore. Il semplice respirare, voltarti e vedere attorno decine e decine di marinai in divisa mentre giochi fa un effetto particolare. Per non parlare degli interni della nave che abbiamo esplorato per cambiarci. Sicuramente un'esperienza da ripetere”.
A volere fortemente l’evento sulla Cavour e a Taranto i due fratelli Conversano, Roberto e Massimo. Quest’ultimo ha coordinato da Roma: “Bellissimo! Mi sa che da oggi ci renderemo conto tutti insieme di che cosa siamo stati capaci di fare. Visto il successo, per la prossima volta, mettere tribune almeno da 3000 posti non sarebbe male…”. Per Roberto Conversano poi emozione doppia da dirigente del Cus Jonico e Comandante della Marina: “Siamo tutti stanchi ma contenti di aver realizzato un evento eccezionale. Ringrazio i ragazzi, il coach, il presidente e ovviamente la squadra di Francavilla. Bellissimo poi aver visto i ragazzi della Virtus impegnati a bordo campo”.
Già tra le storia nella storia ci sono anche loro, i ragazzi con la maglia arancione. Una rappresentanza della squadra satellite del Cus Jonico ha fatto da raccattapalle e non solo impegnandosi a tener asciutto un parquet reso scivoloso dall’umidità. Ma i ragazzi della Virtus non si sono limitati ad “esserci”. Hanno fatto una colletta interno e dato il loro contributo per la Fondazione Francesca Rava a cui era destinato l’incasso della serata per la ricostruzione di un centro disabili a Modena. Un’altra vittoria in una serata in cui non ha davvero perso nessuno.
Luca Fusco