Tezenis Verona, Gueye controcorrente, ora gioca... in difesa

07.10.2010 12:13 di  Lorenzo Belli   vedi letture
Fonte: L' Arena
Ousmane Gueye
Ousmane Gueye

Un esordio sognato da tanto tempo («ma non ho fatto pensieri particolari all'ingresso in campo, ero solo concentrato per vincere»), una prestazione positiva in attacco nel primo quarto (2-3 da tre, 1-1 da due: 8 punti in 10 minuti), meno brillante in difesa e i soliti problemi di falli: con Ousmane Gueye, la Scaligera Basket ritrova un giocatore veronese in Legadue. Tale si sente, in tutto e per tutto, la ventisettenne guardia nata in Senegal, «ma in questa città da sempre, qui sono cresciuto, ho imparato a giocare a pallacanestro, vivo con la mia famiglia». In precampionato e nella "prima", ha dimostrato di poter reggere la categoria e di poter guadagnarsi buoni minuti anche se, in teoria, parte alle spalle dei due americani Abrams e Trepagnier. A Forlì, è partito in quintetto, «ma è stata una partita che avremmo potuto vincere». «L'abbiamo persa - spiega - per mancanza di attenzione, soprattutto in difesa. Il rimpianto c'era già appena finita la partita e c'è ancora perché l'avevamo in mano sino a otto minuti dalla fine e poi, piano piano, ci è sfuggita. L'unica cosa, a questo punto, è fare tesoro degli errori, dimenticare la sconfitta, pensare alla partita con Jesi e trasferire in quella tutta la rabbia per come è andata a finire domenica».
Gueye rileva che «la Tezenis non ha disputato una gara bella in difesa» e che «sabato sera, all'esordio al PalaOlimpia contro Jesi, dovremo, invece, mettere grande intensità difensiva per quaranta minuti». «Dobbiamo far sì - aggiunge - che nessuno passi nel nostro palazzetto, che il PalaOlimpia sia la nostra roccaforte». Proprio in difesa, Ousmane ha mostrato lacune. E lui è il primo a saperlo. «Devo imparare - dice - gestire le mie energie, la mia fisicità, il mio impatto sulla gara. Sono un giocatore molto fisico ed energetico e devo regolarmi meglio quando ci sono le mani addosso. Anche per i falli, ho cominciato a farne subito uno da stupido. Quelli pesano. Credo di aver esercitato una certa pressione sull'avversario, ma in difesa dovevo stare sicuramente più attento, mentre in attacco sono andato abbastanza bene, anche se un tiro del cavolo l'ho fatto».
Ousmane, comunque, è convinto di «poter dare una mano alla squadra quando coinvolto nei giochi». «Ma quello - osserva - è un problema generale che riguarda tutti, piccoli e lunghi della squadra. Però, nell'analisi della partita, guardo soprattutto a quello che hanno fatto i pari ruolo avversari. Purtroppo non hanno segnato solo Gordon e Foiera, anche gli esterni di Forlì hanno fatto punti e allora capisco che devo e dobbiamo correggere diverse cose in difesa. Abbiamo buttato via un'occasione, ma credo che potremo fare molto di più già dalla prossima partita, con iniziative giuste, leggendo meglio le situazioni in attacco e difendendo più forte, come abbiamo, in altre partite, dimostrato di saper fare».
Ousmane concorda che «la Tezenis, sinora, ha commesso l'errore, quando si è trovata avanti di dieci-quindici punti, come è stato con Venezia in Coppa Italia e anche a Forlì, «di fare un passo indietro, consentendo così all'avversario di continuare a crederci, anche quando la partita era in mano nostra». «L'obiettivo - prosegue - è mantenere alta la tensione, sempre allo stesso livello, dalla palla a due alla fine. Insomma, in difesa dobbiamo menare tutti cinque. Non basta fare canestro perché se quando torni in difesa sei molle, lo fanno anche gli altri».
La Fileni Jesi arriva al PalaOlimpia dopo una sconfitta casalinga con la Trenkwalder Reggio Emilia (75-79) «e sarà, pertanto, molto arrabbiata e decisa a conquistare la prima vittoria». «Giocherà col coltello tra i denti - avverte Gueye -, ma dovremo essere noi a dettare, sin dall'inizio, i ritmi della partita e far vedere subito, al pubblico e agli arbitri, che siamo noi ad avere il gioco in mano.
Dobbiamo evitare che gli avversari trovino motivi per esaltarsi, come, invece, è stato a Forlì dove sono bastati un paio di tiri ad esaltare giocatori e tifosi della squadra di casa. Questa volta, però, il pubblico sarà dalla nostra parte. Spero venga numeroso per questo ritorno di Verona in Legadue».