Cala il silenzio tra coach Cavina e la Snaidero

19.06.2010 12:45 di  Roberto Bernardini   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino
Cala il silenzio tra coach Cavina e la Snaidero

 Il giorno dopo, silenzio di tomba sul fronte arancione. Giovedì, le parole rilasciate in esclusiva al nostro giornale da parte di Luigi Bergamaschi, il procuratore-padre putativo di coach Demis Cavina e rappresentante con Virginio Bernardi dell'agenzia Double-B, che tiene sotto controllo la maggior parte di tecnici italiani, hanno aperto la strada a un divorzio che ormai pare certo. Ieri, nessuna dichiarazione ufficiale è giunta dalla Snaidero e da Cavina. Quindi, tenendo valido il classico silenzio assenso, è ormai sicuro che Udine, nella prossima stagione, avrà una nuova guida tecnica dopo solo un anno.
Firma. Formalmente per l'ufficialità dell'addio di Demis Cavina, manca solo una firma. Quella sull’uscita dal contratto della durata di 1+1 che legava il coach di Castel San Pietro alla Snaidero. L'uscita allo scoperto di Bergamaschi, che cura gli interessi del suo assistito, ha smosso la situazione. Intanto, fino al primo pomeriggio di ieri, sul sito della Double-B risultava che Cavina era ancora legato a Udine fino al 30/06/2011.
Patto. É assodato che tra le parti c'era un accordo sulla parola per la prosecuzione del rapporto nel caso in cui la società avesse potuto stanziare un budget importante per l'annata sportiva 2010/2011. E di conseguenza, a disposizione dell'allenatore, una squadra all'altezza per puntare al ritorno in serie A, come auspicato pochi giorni fa anche dal patron dell'Udinese calcio, Gianpaolo Pozzo.
Cavina. Se Bergamaschi ha fatto il primo passo, forse vuol dire che Cavina non ha avuto le dovute rassicurazioni da parte della società arancione. Perciò ha voluto far sapere all'Italia cestistica che il tecnico che rappresenta è libero sul mercato. Ieri, non è stato possibile rintracciare telefonicamente lo stesso Cavina che, a questo punto, dovrebbe parlare dopo la risoluzione del contratto. Di sicuro, quello che si riesce a tastare con mano, è che la tifoseria friulana s'era legata a questo giovane tecnico, capace di entrare nei loro cuori in poco tempo con una ricetta tipicamente nostrana: poche parole e tanto lavoro. Esattamente la base da cui si dovrà ripartire.
 

Massimo Fontanini