Al via la "Reale Mutua Assicurazioni Cup"

Si apre il sipario sulla “Reale Mutua Assicurazioni Cup”, sesta edizione della Final Four della Legadue. Domani e domenica si affronteranno le quattro squadre meglio classificate al termine del girone di andata del campionato: la Dinamo Banco di Sardegna Sassari (società ospitante della manifestazione), la Trenkwalder Reggio Emilia, l’Enel Brindisi e la Prima Veroli.
Domani, sabato, si giocheranno le gare di semifinale, mentre domenica è in programma la finalissima. Ma la manifestazione presenterà numerosi eventi collaterali, per una due giorni di grande attrattiva ed ospiti che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana, come Valerio Bianchini (special guest della manifestazione, domenica mattina terrà anche una riunione tecnica con gli arbitri e gli allenatori di Legadue) e Carlo Recalcati.
Il programma:
Sabato 6 marzo - PalaSerradimigni
0re 17.30 Conferenza Stampa con Valerio Bianchini e Carlo Recalcati
ore 18.15 TRENKWALDER REGGIO EMILIA - PRIMA VEROLI
Semifinale tra due squadre motivatissime, la Trenkwalder per ribadire il suo messaggio di forza al campionato, la Prima Veroli per voler dimostrare che nel discorso promozione vuole starci ancora, che sia diretta o play off. Formazioni in buona salute. Per Reggio Emilia, Kudlacek e Smith stanno smaltendo i postumi di un attacco febbrile. Lo scontro diretto di campionato risale all’ultima giornata del girone di andata. Reggio Emilia si impose, tra le mura amiche, con il punteggio di 81-78.
ore 20.45 (diretta RaiSport Più) BANCO DI SARDEGNA SASSARI - ENEL BRINDISI
In casa Sassari, tegola dell’ultimo minuto la distorsione tibio-tarsica di Patrick Baldassarre che salterà tutta la Final Four. In casa Enel, recuperato Luca Infante, dopo la ferita ad un occhio rimediata in allenamento la settimana scorsa. In campionato, l’Enel Brindisi vanta il 2-0 negli scontri diretti. E’ stata, infatti, l’unica squadra in grado di espugnare il PalaSerradimigni ed anche l’unica che, nella regular season di questa stagione, potrà vantare un 2-0 contro i sardi, dal momento che tutte le altre squadre che il Banco incontrerà ora fino alla fine del campionato, nel girone di andata hanno perso al cospetto della squadra di coach Sacchetti.
Domenica 7 marzo
ore 19.30 SLAM DUNK CONTEST - TROFEO STARCHANNEL.IT
Novità di quest’anno, va di scena lo spettacolo puro. Dopo la votazione popolare indetta dal sito della Legadue tra una rosa di candidati, e numerose defezioni per via di infortuni, i partecipanti saranno: Ebi (Rimini, per lui una speciale wild card per la partecipazione alla competizione), Nick George (Fastweb Casale Monferrato) e Lorenzo Molinaro (Snaidero Udine), un giocatore a testa delle due squadre che usciranno sconfitte dalle semifinali. Nell’eventualità scongiurata, i club hanno già designato i loro candidati: per la Dinamo Sassari il folletto magico Jason Rowe, per la Prima Veroli Kyle Hines, per la Trenkwalder Reggio Emilia Jamar Smith (o in alternativa, essendo alle prese con qualche linea di febbre, Federico Pugi) e per l’Enel Brindisi Riccardo Coviello, giovane ma già vincitore di un All Star Game dilettanti. Motivatore-allenatore dei pretendenti al titolo, sarà Nino Pellacani (fenomeno nelle schiacciate, durante la sua carriera di giocatore) che presenterà anche la gara sul campo insieme a Fabrizio Pungetti, responsabile comunicazione Legadue.
La giuria sarà composta da Carlo Recalcati (presidente), Valerio Bianchini, un arbitro, un giornalista e due spettatori sorteggiati tra il pubblico. Il trofeo è messo in palio dalla web tv Starchannel.it.
ORE 20.30 (diretta RaiSport Più) FINALISSIMA FINAL FOUR REALE MUTUA CUP
Inoltre, verrà eletto l’MVP della manifestazione, che riceverà il premio intitolato a Chiarino Cimurri, primo presidente di Legadue, ed il miglior italiano, al quale verrà consegnato il premio Volvo. Le votazioni saranno aperte al pubblico attraverso il televoto (sms al numero 3456479255).
Gli arbitri
Ecco gli arbitri designati dalla Fip: Emanuele Aronne, Gabriele Bettini, Gianni Caroti, Guido Federico Di Francesco, Andrea Masi, Mauro Moretti, Gaetano Perretti, Roberto Pinto, Alessandro Terreni, Alessandro Vicino. Le designazioni per le semifinali saranno rese note sabato mattina
Storia delle quattro società partecipanti
Trenwalder Reggio Emilia - La Pallacanestro Reggiana, simbolo di una città che da tempo è innamorata del basket, nasce il 3 settembre 1974, in virtù di un'idea partorita da un gruppo di amici. Il primo sponsor fu Magazzini Jolly, i primi colori sociali il bianco e l'azzurro, il primo campionato quello di promozione. Dopo una sola stagione in Serie D, compie un ulteriore salto di categoria ed è così che nella stagione 1976/77, la Pallacanestro Reggiana esordisce in Serie C. La stagione successiva segna una svolta nella storia del club: dopo la fusione tra i Magazzini Jolly e Cestistica Tricolore, tutto è pronto per il grande salto. Infatti con l'inizio del campionato 1977/78 la società viene rilevata dalle Cantine Riunite, che per oltre due lustri legherà il suo nome alla Pallacanestro Reggiana. E al termine di una stagione fantastica la squadra, i cui colori sono diventati gli attuali bianco e rosso, centra la promozione in Serie B.
E’ con la Necchi Pavia, arriva il grande giorno: è Serie A! In sole due stagioni, con allenatore il carismatico Dado Lombardi, è già insieme alle grandi di Serie A1. Il grande capitano Orazio Rustichelli, "Papero" Montecchi, il mitico Bob Morse, l'indimenticabile Roosvelt Bouie, sono i protagonisti di una squadra che fa paura ai grossi club e chiude il suo ciclo vincente raggiungendo gli ottavi di finale play-off. Gli appassionati reggiani hanno poi l'onore di vedere all'opera il grande Joe Bryant, che a Reggio era accompagnato dalla famiglia, tra cui un bambino di nome Kobe. Con l'inizio degli anni '90, si apre un nuovo ciclo, con la proprietà Coopsette e la sponsorizzazione Sidis. L'avvio è promettente, con l'accesso alla Final Four di Coppa Italia, ma il campionato si conclude con la retrocessione in A2. Nel 92/93, la squadra viene rafforzata, il coach è Virginio Bernardi, che porta a Reggio Mike Mitchell. 10 anni di NBA alle spalle. La squadra cresce e conquista la promozione in A1, ma per sole 2 stagioni. Riecco nella stagione 96/97, la Pallacanestro Reggiana targata CFM, conquistare la A1, grazie a uno splendido gruppo guidato da Giordano Consolini, in cui già si faceva notare il giovane Gianluca Basile. Inizia la stagione 1997/98. Sulla panchina reggiana torna Dado Lombardi. La regular season è altalenante, i playoff vengono conquistati per un soffio e magicamente il motore biancorosso inizia a girare a mille. Damiao, Basile, Jent, Pastori e compagni diventano la mina vagante dei play off, e a farne le spese sono nientemeno che Milano e Treviso. Per la prima volta si toccano i piani alti: eliminati in semifinale dalla Fortitudo Bologna, si raggiunge il 4° posto assoluto in Campionato e per la prima volta ci si qualifica per la Coppa Korac. Segue un'altra ottima stagione, chiusa al settimo posto e con riconferma in Coppa Korac. Questa è anche l'ultima stagione in biancorosso di 2 grandissimi campioni. Infatti il talento di Basile non passa inosservato e si trasferisce alla Fortitudo Bologna. L'altro è Mike MItchell che a 41 anni si ritira dal basket giocato. Con la stagione 99/00 arriva a Reggio un nuovo prestigioso sponsor come "Bipop-Carire". E' una stagione di rinnovo anche all'interno della società. Il Presidente Elio Monducci passa la mano a Chiarino Cimurri. Purtroppo la stagione non è fortunata ed è retrocessione in A2. La Bipop-Carire, guidata da Franco Marcelletti si presenta ai nastri di partenza della stagione 2000/2001 completamente rinnovata. La A2 si dimostra subito un campionato duro, la Bipop è letteralmente beffata nella quinta e decisiva gara della finale play off, quando un canestro di Barlow a due secondi dalla fine decreta la Promozione per Livorno. E' una Bipop-Carire nuova per alcuni aspetti, "vecchia" per altri, quella che si presenta al neonato campionato Legadue 2001/2002, e cioè la nuova Serie A2 che promuoverà in A1 una sola formazione tramite i play off. Di nuovo a Reggio c'è soprattutto l'assetto societario: il presidente è Stefano Landi, imprenditore reggiano già vicepresidente della società, che insieme al vicepresidente Ivan Paterlini ha deciso di investire nel basket reggiano con un progetto a lungo termine, affiancati ancora da Maria Licia Ferrarini nelle vesti di Consigliere. Un campionato dominato dalla prima all’ultima gara non è sufficiente. Ancora una volta nella quinta e decisiva gara della finalissima, ancora una volta davanti ai 4000 del PalaBigi, la Bipop deve inchinarsi agli avversari, questa volta alla Di Nola Napoli. La squadra del campionato 2002/2003, che partecipa anche alla Fiba Champions Cup è ricca di talento ma l’avventura si ferma ai quarti di finale contro Jesi. La consolazione arriva il 14 giugno quando la Bipop Carire Under 20 vince lo scudetto. Nel 2003/2004, al termine di una stagione a dir poco entusiasmante, frutto di una squadra di giovani e combattenti, arriva la promozione in serie A. Per la prima volta nella storia della pallacanestro Reggiana, nel 2005 la squadra arriva alla finalissima della Final Eight di Coppa Italia contro la Benetton Treviso, dopo aver eliminato Milano e Roma. Nella stagione 2004/2005 la salvezza in Serie A è stata ottenuta con una giornata d'anticipo sul termine del Campionato ed inoltre è stata centrata la partecipazione nella stagione 2005/2006 alla Uleb Cup. Altra stagione storica quella 2005/2006 che ha visto la Pallacanestro Reggiana chiudere con un brillante 11° posto, eguagliando il proprio record di vittorie e conquistando con la maglia della Landi Renzo Spa una storica qualificazione ai quarti di finale Uleb Cup, miglior risultato di sempre per un team italiano durante una manifestazione Europea. La seguente stagione 2006/2007 si è conclusa con la retrocessione in LegaDue nonostante la squadra abbia raggiunto un nuovo record di vittorie consecutive (6). A consolazione di questo risultato è però arrivato il secondo scudetto Nazionale per una formazione giovanile: il 25 aprile 2007 la Pallacanestro Reggiana Under 21 sconfigge la Benetton Treviso 65-68 nel corso delle Final Four organizzate dalla stessa Pallacanestro Reggiana a Reggio Emilia. Da due anni in Legadue, punta su un progetto giovane ma con l’ambizione di riconquistare il massimo palcoscenico in tempi medio-brevi.
Enel Brindisi - La storia della pallacanestro brindisina si perde nella “notte dei tempi”. In città, da sempre, intere generazioni si sono nutrite di pane e basket. Lo si deve a dirigenti, tecnici, giocatori che hanno dedicato cuore ed anima a questo sport: Pentassuglia (profeta in patria, Big Elio), Buscicchio, Todisco, Trabacca, Melone, Pasini, Primaverili (i coach della prima volta in serie A), Fischetto (altro enfant du pais), Donativi, Calderari, Cordella, Scotto, Malagoli, Labate, Frascolla. Un elenco che potrebbe continuare con cento ed altri nomi, parlando di stranieri si potrebbero dire Tony Zeno, Hotis Howard, Cliff Pondexter e il coach italo americano Rudy D’Amico. E’ proprio sotto la guida di quest’ultimo che l’allora Bartolini Brindisi tocca il momento più alto, il suo primo e unico campionato in A1, anche se durerà solo un anno con 8 vittorie e 24 ko a sancire la retrocessione nell’82. Brindisi, negli ultimi 50 anni, ha vissuto momenti felici, quasi strabilianti come i play-off scudetto con la mitica Virtus Bologna nel 1981, dopo la promozione in A1 conquistata dalla squadra di coach Piero “topone” Pasini, con Howard, Yonakor, Malagoli e Fischetto poker d’assi; altri meno lieti, tanto da non aver più alcuna squadra nei campionati che contano fino a non più tardi di cinque anni addietro. Proprio da quel momento è ricominciata la storia della “stella del sud”, scritta da Ferrarese, Corlianò, Corso, che, attualmente, sono rispettivamente proprietario, presidente e direttore generale. Ecco la sintesi di questi intensi anni. 2004/05 - Viene fondata la New Basket Brindisi che disputa un buon campionato di B2 senza, tuttavia, riuscire a centrare la promozione ma risvegliando il grande entusiasmo in provincia. 2005/06 - Arriva l’ammissione d’ufficio in B/1 una stagione importante conclusa al quinto posto. 2006/07 - Nonostante il primo posto nella fase regolare di B/1, la promozione nella categoria superiore fallisce nell’ultimo turno dei play-off.
2007/08 - E’ la stagione del definitivo rilancio e della riconsacrazione ai vertici nazionali: vittoria del campionato e ammissione in Legadue.
2008/09 - Prima esperienza in un campionato professionistico per la nuova era della pallacanestro brindisina: una stagione sostanzialmente transitoria (con il record di 2.500 abbonati!), la conferma in Legadue e…tanti ambiziosi programmi futuri.
Prima Veroli - Le origini del basket a Veroli vanno ricercate nella prima metà del Novecento quando un pioniere della pallacanestro, il professor Gennaro, iniziò, nella sua attività scolastica, a diffondere la pratica di questo sport. Veroli, pur situata su un declino roccioso a volte molto impervio, certamente poteva offrire una superficie piana di circa 14 metri di larghezza e 26 di lunghezza dove poter allestire un rettangolo di gioco della palla al cesto. Gli spazi adiacenti la nuova palestra, costruita in quegli anni per volere dell'amministrazione comunale, che fino ad allora erano stati utilizzati come orti del Convitto Comunale, vennero adattati alle dimensioni regolamentari per un campo da gioco. Ma è nell’ultimo decennio che il Basket Veroli s’impone all’attenzione dei media nazionali per i risultati sportivi raggiunti.
L'anno agonistico 2002-2003 si conclude con la promozione in serie B d'Eccellenza. La Solac Basket Veroli militava in serie C1, poi nell'anno agonistico 2002-03 la promozione in serie B2 coronata l'anno dopo con l'arrivo in B1. I numeri della Solac Veroli, nelle stagioni 2001-2002 e 2002-2003: 72 partite di campionato, 64 vittorie, 8 sconfitte; in Coppa Italia: 10 partite, 7 vittorie, 3 sconfitte. Non sono mancati, però, momenti difficili. E ci riferiamo alla finale di Coppa Italia, disputata a Montecatini Terme il 17 aprile 2003 contro l'Assigeco Casalpusterlengo alla presenza di oltre 700 sostenitori giallorossi. Una gara dominata, ma persa per un niente o meno di un niente. Dopo la sfortunata partita di Montecatini, sono venuti fuori la società, la squadra ed i tifosi. Una vittoria arrivata dopo anni di basket, di partite giocate all'aperto o in tensostrutture, fino al Palatorre ora Palacoccia, che dal 2003, dopo i lavori di ampliamento vanta di una capienza di 1500 posti. Fino a qualche anno fa nessuno avrebbe potuto immaginare che una piccola realtà cestistica come Veroli potesse trasformarsi nella favorita numero uno di un campionato di B1. Eppure nella stagione 04/05 targata coach Bernardi, la società ciociara e il suo pubblico hanno vissuto un grande campionato di vertice che in alcuni momenti ha addirittura fatto pensare ad un'altra storica promozione ma che alla fine ha lasciato tutti con l'amaro in bocca. Dopo la stagione che ha visto Stefano Salieri sulla panchina giallorossa l’anno seguente arriva coach Franco Gramenzi. Dopo una regular season tra alti e bassi chiusa al 5° posto l’avversario dei quarti di finale play off è la Silver Porto Torres quarta in classifica nel girone Nord. Veroli parte subito forte e porta la serie con i sardi sull'uno a zero in proprio favore per poi dare dimostrazione della sua forza in gara 2. La semifinale è uno storico traguardo per la società giallorossa e ad attendere Veroli c’è la dominatrice della regular season, quella Prefabbricati Pugliesi Brindisi data da tutti come candidata numero 1 al salto in LegaDue. In gara 1 in un PalaPentassuglia stracolmo di 4000 brindisini la Prima compie il suo grande capolavoro (ma non sarà l’ultimo di questo splendida stagione) espugnando d’autorità il parquet di Brindisi e capovolgendo di fatto il fattore campo. Gara 2 segna il riscatto di Brindisi che riporta in parità la serie. Nella doppia sfida casalinga il fattore campo del PalaCoccia ha un suo peso non indifferente. Le due partite sono tiratissime ma alla fine i giallorossi accedono meritatamente in finale dove ad attenderli c’è Fidenza. Nella serie con gli emiliani, con il fattore campo a proprio favore, Veroli si porta 2 a 0 e si gioca il suo 1° match ball per la promozione a Fidenza. Le aspettative per questa gara 3 di tutto il popolo giallorosso sono tante ed infatti da Veroli salgono in Emilia; nonostante il giorno infrasettimanale oltre 350 tifosi giallorossi pronti a dar sfogo a tutta la loro gioia. Ma gara 3 segna il riscatto della Fulgor che allunga la serie portandola a gara 4. Arriva il grande giorno. Domenica 3 giugno 2007 l’esodo verolano si ripete ripercorrendo l’autostrada del sole per gara 4 di finale. Alle ore 19.43, al suono della sirena del PalaTogliatti, esplode la gioia degli oltre 500 supporters giallorossi. Veroli vola in Legadue nel tripudio generale e nella città ciociara si scatena la festa sino alle prime ore del mattino in attesa del rientro dei campioni.
Il resto è storia della Legadue con il primo campionato che culmina con una salvezza con tre giornate d’anticipo e poi la scorsa stagione, quella che regala prima una Coppa Italia e poi l’ultima giornata di regular season contro la blasonata Varese in quel di Masnago, con la promozione diretta al piano di sopra che svanisce solo a pochi minuti dalla fine. Ed ai playoff la delusione dell’eliminazione già al primo turno.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari - Nata ufficialmente il 23 aprile del 1960 ad opera in prevalenza di un gruppo di studenti del “Liceo Azuni”, noto Liceo classico cittadino, la Polisportiva Dinamo è stata affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro l'anno successivo nel 1961 iniziando dal campetto parrocchiale di San Giuseppe nel centro di Sassari la sua avventura arrivata, passando via via per le altre palestre sassaresi, al basket professionistico italiano. Nata come detto come Polisportiva, la Dinamo, questo il nome scelto dagli studenti/dirigenti/giocatori nel lontano 1960, come “Polisportiva” non ebbe grande durata considerato che oltre alla pallacanestro venne costituita solamente una sezione pallavolo durata peraltro pochi anni. Dopo i primi campionati regionali nel 1963 e la lunga trafila nelle serie minori, la Dinamo ha visto spalancarsi nel 1988, davanti ad un Palasport, mai sembrato così insufficiente, le porte del Paradiso della serie A2 che, con un'unica parentesi dal 2000 al 2003, dura da diciottanni. Il prossimo 23 aprile sarà dunque il cinquantenario dalla fondazione e per ricordare l'evento Vanuzzo e compagni indossano maglia e pantaloncino celebrativi studiati e realizzati insieme allo sponsor tecnico, che riportano il numero 50° stilizzato, insieme ad un monumento, la Fontana di Rosello, inconfondibile simbolo storico di Sassari. La storia dei cinquantanni biancoblù racconta di tante sfide e derby prima con le altre più quotate squadre della città e poi, ancor più sentiti, quelli con le squadre del sud dell'isola dove la pallacanestro ha una grandissima tradizione, fino ad arrivare alla storia recente dove la Dinamo Sassari è diventata la “Pallacanestro in Sardegna”. Il Palasport, intitolato a Roberta Serradimigni, una delle migliori cestiste sarde, risulta essere ormai da diversi anni al top di presenze fra le società di Legadue superando in alcuni casi anche squadre della prima serie nazionale, frequentato com'è settimanalmente da un pubblico fra i più corretti (3 coppe disciplina negli ultimi 5 anni) e competenti dell'intero panorama cestistico italiano. Dopo la gestione trentennale dell'avvocato Dino Milia, vulcanico personaggio che ha dato a Sassari la serie A che nessuno avrebbe mai osato sognare e i primi stranieri alternatisi al Palasport, la storia recente racconta di Luciano Mele e un gruppo di imprenditori che nel 2005 hanno salvato la Dinamo da sicuro fallimento e la hanno portata ad un passo dalla “Serie A” non più tardi del giugno dello scorso anno, quando i biancoblù, guidati da Demis Cavina, si sono arresi, solo a gara “4” in una splendida finale con la più quotata Vanoli Soresina. Proprio in quei playoff la città e l'intera Sardegna hanno dato il meglio di sé con un PalaSerradimigni esaurito in ogni ordine di posti le cui foto fanno bella mostra nello Year Book di Legadue 2009/2010 e hanno confermato la fame di basket ad alto livello in Sardegna, ulteriormente sancita dallo storico record di 1640 abbonamenti venduti per il campionato in corso.
Ora è primato solitario in classifica, dopo un’impressionante striscia di 11 vittorie consecutive centrate nel girone di andata e si sogna in città, eccome se si sogna…
INOLTRE…
Oltre agli eventi segnalati, ci sarà qualche sorpresa. L’organizzazione della “Reale Mutua Assicurazioni Cup”, infatti, sarà per la Polisportiva Dinamo Sassari il fiore all’occhiello dei festeggiamenti per il 50° anniversario della propria storia: “Ringrazio ancora una volta il sindaco Ganau _ ha dichiarato il gm della società sassarese Pinuccio Mele _ che, in questi ultimi giorni, è stato decisivo nel supportarci nel superare ostacoli che riassumiamo con il termine di burocrazia. E’ stato fondamentale e lo ringrazio perchè questo evento deve essere una grande festa di Legadue, della Dinamo, dei nostri avversari, della città di Sassari, del Comune, della Provincia e della Regione e dello sponsor Reale Mutua che ci ha dato un supporto fondamentale. La coincidenza con il nostro 50° avversario è la ciliegina sulla torta per noi della Dinamo che in questo evento vogliamo identificare il punto massimo dei nostri festeggiamenti. All’uopo stiamo organizzando tante cose, da una Mostra Fotografica all’interno del PalaSerradimigni, al libro realizzato dal giornalista Roberto Sanna per ora disponibile in edizione limitata ma in commercio a fine stagione, ad altre sorprese che vedrete domani”. Tutti in attesa, dunque, con una sola anticipazione: una super coreografia, organizzata dai tifosi, che coinvolgerà tutti i settori del palazzetto. E tutti gli spettatori sono, ovviamente, caldamente invitati a partecipare per la buona riuscita di un colpo d’occhio spettacolare ed emozionante.