Champions League - Tuona De Raffaele: "Gli arbitri sono stati ridicoli ma non deve essere una scusa"

Champions League - Tuona De Raffaele: "Gli arbitri sono stati ridicoli ma non deve essere una scusa"

La Reyer Venezia cade in casa del Nizhny Novgorod. La formazione di coach De Raffaele ha concluso sul -21. L'allenatore della Reyer, nella conferenza post gara, ha attaccato duramente gli arbitri:

"Credo che questa sera siano stati ridicoli, specie nel modo in cui hanno arbitrato nel primo tempo. Ma lo ribadisco per l’ennesima volta, questa non deve assolutamente per noi essere una scusa e non deve assolutamente togliere meriti a Novgorod. Loro hanno giocato la partita che ci aspettavamo, con tanta energia. Penso che Perry abbia giocato una partita fantastica, probabilmente la migliore di sempre e Hammer ha messo grande energia nel pitturato“.

A inizio conferenza, queste le sue dichiarazioni: 

“Innanzitutto bisogna dire che questa è solo la prima metà della sfida. Sarà dura, ma credo che nel terzo quarto abbiamo capito come dobbiamo giocare, in un modo assolutamente diverso dal primo tempo. Complimenti al Nizhny Novgorod, perché ha meritato. Loro hanno capito da subito come dovevano giocare e come sarebbe stata arbitrata la partita. Questa non è assolutamente una scusa, perché hanno meritato totalmente questa vittoria. Potrei dire tante cose sui primi due quarti e sul fatto che gli arbitri non hanno lasciato giocare. Credo si sia giocato un altro sport, ma non voglio che qualcuno pensi che stia cercando delle scuse. Ma credo che nulla sia perduto. Al ritorno avremo bisogno di una grande partita, di una gara perfetta. Dobbiamo farci trovare pronti. Combatteremo, metteremo le mani addosso agli avversari, dato che l’arbitraggio lo permette; non vengono fischiati i falli ed è possibile fare di tutto, e stasera è stato dimostrato. Noi dovremo fare lo stesso e giocare la nostra pallacanestro“.

“Prepareremo la gara di ritorno per combattere, insieme ai nostri tifosi. Abbiamo bisogno di tutti i nostri giocatori per disputare la partita perfetta, ma non posso dire che siamo stati sorpresi perché conoscevamo il loro valore. Al ritorno avremo bisogno della nostra gente. Ci serve un’impresa“.