Finale Scudetto: Trento-Venezia, il pagellone di gara-6

21.06.2017 14:09 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Finale Scudetto: Trento-Venezia, il pagellone di gara-6
© foto di Foto di Francesco Iasenza

Venezia espugna il "PalaTrento" in gara-6 e vince il terzo Scudetto della sua storia, di seguito le pagelle del match, partendo dai padroni di casa, per arrivare ai nuovi campioni d'Italia:

PAGELLE TRENTO
Sutton, voto 8.5
Partita mostruosa, non ci stava proprio a perdere. Nel secondo tempo dimostra di voler andare a gara-7 più di tutti, segnando 17 punti con 9 rimbalzi e 9 falli subiti. Nel solo quarto periodo mette a referto 12 punti, 7 falli subiti, 5 rimbalzi e 3 palloni recuperati, caricandosi la squadra ed un'intera città sulle proprie spalle. Quando l'Aquila va sotto è lui a tenere a galla i compagni, caricando tutto l'ambiente a suon di canestri, uno dietro l'altro, che illudono il "PalaTrento". L'uomo della riscossa, per poco non la vince da solo, sfiorando una clamorosa rimonta. Chiude con 23 punti, 10 falli subiti e 13 rimbalzi, di cui 5 offensivi, per un totale di 28 alla voce "valutazione". Ma i 6 liberi sbagliati su 14 tentati pesano molto, d'altronde però qualche difetto doveva pur averlo no? Marziano.

Craft, voto 7.5
Ottima difesa su Filloy e Stone, due giocatori indemoniati che riescono comunque a disputare una gran partita. Forse non li avrebbe potuti fermare nessuno, lui quantomeno ci prova, riuscendo in parte a limitarli. Peccato per il disastroso 2/11 dal campo ma in questa finale è stato sicuramente il giocatore più costante di Trento, probabilmente anche di tutti i playoff. Chiude con 11 punti (6/6 dalla lunetta), 7 assist e 6 rimbalzi, in caso di Scudetto trentino non avremmo avuto dubbi: l'MVP sarebbe dovuto andare a lui.

Forray, voto 7.5
15 punti in 23', poi è costretto ad abbandonare anticipatamente il parquet per il quinto fallo personale. Negli ultimi minuti di partita Trento non può contare sulla sua "garra", mancando la vittoria per un pelo. Chissà se in campo ci fosse stato anche lui a battagliare insieme a Sutton, forse staremmo parlando di un altro risultato ma con i "se" non si arriva da nessuna parte. Il capitano esce a testa alta, dando tutto quello che aveva, anche oltre le proprie forze: chiude queste Finali Scudetto a 10.3 punti di media, 8.9 nei playoff. E pensare che in regular season segnava soltanto 6 punti di media ad allacciata di scarpa...

Flaccadori, voto 6
In gara-6 all'Aquila sono mancati i suoi canestri pesanti, uno però l'ha piazzato: il missile dall'arco per il -3 (74-77), nell'ultimo minuto di gioco, ma non è servito ad evitare il ko. Nel post partita va a consolare Gomes e Hogue, distrutti per la sconfitta, come fosse un veterano. Ci saremmo aspettati il contrario ed, invece, dimostra ancora una volta di avere molti più anni di quelli che figurano sulla sua carta d'identità.

Gomes, voto 3
Ha disputato una semifinale playoff spaventosa, contro la corazzata Olimpia, in finale ha fatto vedere qualche sprazzo del suo enorme talento ma è arrivato nelle partite decisive cotto come un maiale allo spiedo. Stremato, irriconoscibile e completamente nel pallone in gara-6, così come in gara-5. Chiude con solo 4 punti e 4 rimbalzi a referto, disastroso al tiro (1/10). Anche il plus minus grida vendetta, -6.

Hogue, voto 7
Partita superlativa, fatta di 16 punti e 13 rimbalzi, di cui 9 (spaventosi) catturati nella metà campo offensiva. Dopo aver sbagliato 4 liberi di fila in gara-5, che sono costati la vittoria e forse (con il senno di poi) lo Scudetto a Trento, dalla lunetta non ne sbaglia uno (4/4 insolito) ma da due non è precisissimo (6/12). Subisce anche 2 stoppate e perde 3 possessi, peccato, altrimenti avrebbe meritato un bell'otto in pagella.

Lechthaler, s.v.
Gioca solo 4' ma in quel lasso di tempo regge abbastanza bene.

Shields, voto 4
Un altro che, come Gomes, è mancato tantissimo a questa Trento. Nelle ultime due gare ha segnato 4 punti di media, quando invece nelle 7 partite precedenti era sempre andato in doppia cifra, segnando ben 14 punti di media. Sono mancati i suoi punti, così come i suoi palloni recuperati ed i suoi "rimbalzoni". Probabilmente è arrivato alla frutta anche lui, spremuto fino al midollo per le rotazioni cortissime. In pagella prende più di Gomes perché qualcosa in difesa fa vedere, ma chiude ugualmente con -2 di valutazione e -5 di plus minus.

Coach Buscaglia, voto 7
Esce a testa altissima, dopo aver sfiorato uno Scudetto che avrebbero ricordato anche tra 200 anni. Ha lottato fino all'ultimo sangue contro una signora squadra come Venezia, fatta di 14 giocatori, quasi il doppio dei suoi per i vari infortuni.
 

PAGELLE VENEZIA
Haynes, voto 6.5
Sigla da solo il parziale di 5 a 0 che, nel secondo quarto, accorcia le distanze per la Reyer, riportandola da -11 a -3. Con Filloy ed Ejim è tra i migliori per punti (14), ma sul finire di terzo periodo cucina una gran bella frittata. Quadruplo errore: palla persa, fallo commesso, quarto fallo personale e due liberi regalati agli avversari. Poteva costare caro a se stesso ed ai compagni. In avvio di quarta frazione però si rifà, mandando a bersaglio la bomba del momentaneo +10 (54-64), che spiana la strada ai suoi.

Ejim, voto 8
Top scorer della squadra con 15 punti, di cui 11 segnati nel solo primo quarto. Per lui ci sono anche 5 rimbalzi e 2 assist, poi la sua prestazione è pesantemente condizionata dai falli, 5, che lo portano ad abbandonare anzitempo la partita. Vince il premio di MVP della Finale Scudetto, ci può stare, noi però lo avremmo dato tutta la vita a Stone. Forse più di lui lo avrebbe meritato anche Ariel Filloy ma Ejim è stato sicuramente più costante dell'italo-argentino. In campo è comunque un fattore, come dimostra il suo plus minus, il più alto (+16!).

Peric, voto 4.5
Inizia malissimo, perdendo 3 possessi consecutivi: 2 palle perse per violazione di passi ed un fallo in attacco, peggio di così non poteva fare. Non a caso coach De Raffaele lo sigilla in panchina, concedendogli soltanto 14' (solo 5' nella ripresa), lui che di solito ne ha sempre giocati circa 30. Al 35' piazza comunque una schiacciata importante, quella del +7, su assist meraviglia di Stone.

Stone, voto 9
Come sostiene coach De Raffaele, se tutti si limitassero a guardare soltanto le statistiche di Stone, probabilmente il giocatore sarebbe senza lavoro. Noi, però, ne appreziamo ogni sfumatura, talento cristallino. 8 punti, 6 rimbalzi e 2 asisst ma sono almeno trenta le cose importanti della sua partita. E' ovunque, nel primo tempo domina su tutti i lati del campo, su tutti i palloni. Realizza una tripla importante a 55'' dall'intervallo, per il -1 (34-33) della Reyer. Poi serve Peric con un assist magico schiacciato a terra, esce per 5 falli a 3' e 15" dalla fine. La sua assenza si nota eccome in campo, senza di lui Venezia rischia di subire la beffa. Per noi MVP del match e MVP della Finale senza alcun dubbio.

Bramos, voto 7.5
Lui che, teoricamente, dovrebbe essere uno specialista dall'arco, ha faticato tantissimo a metterla in questi playoff, "limitandosi" a segnare soltanto canestri pesanti. L'uomo dei canestri decisivi, mezzo Scudetto è merito della sua bomba in gara-5 nel finale. Nel terzo quarto realizza due triple consecutive che trascinano Venezia sul +12. Chiude con un gran plus minus, +13.

Tonut, s.v.
Solo cinque minuti sul parquet ma è comunque Scudetto. Gioia doppia, felice anche per papà Alberto, commosso tra le braccia del figlio.

Filloy, voto 8.5
Segna il canestro del sorpasso nei secondi finali di primo tempo, realizzandone poi 5 consecutivi (pesanti) ad inizio della ripresa. Sua anche la tripla dell'allungo al 26'. Glaciale dalla lunetta negli ultimi 45'', dove segna entrambi i liberi, nonostante il secondo lo tiri dopo una pausa di tanti secondi per la pulizia del parquet. Ha il sangue caldo degli argentini e le vene di ghiaccio come un giocatore dell'Est Europa. Chiude con 14 punti in 21', seconda valutazione più alta (+13) e terzo plus minus (+11). In Nazionale da coach Ettore Messina, subito!

Ress, voto 8.5
Gioca a sorpresa 20', dove risulta prezioso in difesa e dall'arco con due bombe a bersaglio su quattro tentate. Nel secondo quarto segna la tripla che arresta il parziale trentino di 11 a 0 sq. Poi, mette la bomba del +5 al 23'. Vince l'ottavo Scudetto della sua carriera, nessuno come lui, immortale.

Batista, voto 6
5 punti e 3 rimbalzi in 8', a Venezia va benissimo così.

McGee, voto 7.5
Realizza la "triplona" del +10, in avvio di quarto periodo (51-61), che dà il là alla fuga veneziana. In difesa è una tigre ed a rimbalzo graffia con una ferocia inaudita, riesce a strappare 3 rimbalzi, tutti offensivi. Che cuore!

Coach De Raffaele, voto 10
Riporta lo Scudetto a Venezia dopo 74 anni, può bastare?
Pagelle a cura di Alessandro Palermo