Abuso su minore: il PM chiede 10 anni per l'ex coach Stella Azzurra Traino

Abuso su minore: il PM chiede 10 anni per l'ex coach Stella Azzurra Traino
© foto di SAVINO PAOLELLA

Dopo l'arresto e la chiusura delle indagini, per l'ex coach delle giovanili della Stella Azzurra Roma è arrivato il processo. Non se ne è parlato, la FIP dopo la radiazione di Paolo Traino e le punizioni assegnate a dirigenti del club fa finta di nulla e ritiene che tutto vada bene così e che le "sue" regole sono state rispettate. Intanto nel processo arriva il momento della requisitoria della PM Alessia Natale che, nel resoconto odierno del Corriere della Sera edizione romana, è definita "dettagliata". Dopo aver ripercorso le sofferenze del giocatore, all'epoca dei fatti tredicenne e oggi emigrato all’estero per cercare fortuna nel mondo del basket professionistico, è arrivata la richiesta di dieci anni di carcere per l'allenatore.

In articoli precedenti avevamo ricordato che Paolo Traino all'epoca di questi fatti, era recidivo avendo patteggiato sei mesi di carcere per pornografia minorile già nel 2000,  carcere per pornografia minorile. Nonostante la legge per questo tipo di reati preveda l'allontanamento del soggetto da ogni attività che preveda la presenza di minori, aveva proseguito la sua carriera di coach. E ci era ricascato nel 2015, quando è finito ai domiciliari con l’accusa di aver molestato due minorenni della squadra di basket che allenava a Perugia. Evidentemente non è stato sufficiente alla Federazione per prendere definitivi  provvedimenti nemmeno fino alla condanna nel 2018 a due anni di reclusione, verdetto divenuto definitivo nel 2022.

Perché i fatti contestati all'allenatore nei locali del club romano, secondo la ricostruzione fatta nel processo, sarebbero cominciati nel 2017. E qui arriva la parte più cruda. Così sul Corriere: "(Traino) lo invita nella sua stanza, lo convince a spogliarsi e lo bacia. Il 13enne non sa che fare. È confuso. È l’inizio del suo incubo, che durerà tre anni. L’allenatore infatti approfitta della remissività dell’adolescente. E quando nel 2018 il ragazzo protesta - non vuole essere vittima delle perversioni di Traino - il coach lo minaccia: «Non ti faccio più allenare». Un’intimidazione che l’imputato avrebbe ripetuto diverse volte per zittire il ragazzo. Che in due casi in particolare sarebbe stato anche vittima di stupro."

La sentenza per Paolo Traino, assistito dall’avvocato Marco Bastoni, dovrebbe arrivare il prossimo 9 maggio. Ma ci sarà una coda: la Procura infatti ha chiuso un’altra inchiesta nei suoi confronti, sempre con l’accusa di violenza su un ragazzino che giocava nella Stella Azzurra, società leader nella scoperta e nella crescita dei giovani talenti. A margine dei fatti inoltre, è stata valutata anche la posizione di Germano Arcangeli. Ormai ex team manager della Stella Azzurra,  avrebbe spinto il giovane a non denunciare Traino rimediando una accusa di favoreggiamento. Il suo obiettivo sarebbe stato quello di tutelare l’onore della società. Arcangeli - difeso dall’avvocato Filippo Valle - ha sempre negato le accuse. Ora ha ottenuto di poter accedere alla messa alla prova. Come (e dove) la svolgerà, si stabilirà nell’udienza del 6 giugno prossimo.

A fondo della questione a noi rimane sempre il dubbio di una falla nel sistema di controllo del CONI e della FIP sui tesserati che lavorano a contatto con i minori. I fatti esposti saranno indiscutibili dopo la sentenza. Si dice che già nel 2000 Traino avrebbe dovuto essere allontanato dalla pallacanestro, invece ha continuato fino ad avere perfino ruoli importanti nell'organigramma della Federazione. Senza che nessuno trovasse nulla da ridire, ma con qualcuno che preferirebbe tacere per la propria onorabilità piuttosto che provvedere a difendere un minore. Le regole le fa il CONI: Malagò e Petrucci sono in altre faccende (elettorali) affaccendati, ma il tema è di quelli che non ammettono distrazioni.