La nuova A2: Basket City, il derby di Bologna ma non solo... 31 scudetti e una sola promozione

30.06.2016 00:20 di  Alessandro Palermo   vedi letture
La nuova A2: Basket City, il derby di Bologna ma non solo... 31 scudetti e una sola promozione

La prossima stagione di Serie A2 si appresta ad essere a tutti gli effetti una sorta di Serie A. Lo dicono le cifre ed i numeri degli scudetti e dei tifosi di gran parte delle società che parteciperanno al secondo campionato nazionale nella stagione 2016-17. Blasoni indimenticabili, tifoserie storiche, piazze caldissime, città importanti: la prossima A2 non avrà nulla da invidiare al massimo campionato italiano. Non lo dico io, che ammetto di essere un nostalgico per eccellenza, lo dice la storicità delle squadre iscritte al campionato meno considerato d'Italia, poi vi dirò perchè lo definisco tale. Personalmente a me mancano certe piazze, certe società che soltanto a pronunciarle ti mettono la pelle d'oca per la storia che hanno fatto nel nostro Paese. In queste ore sono stati resi noti i gironi dell'anno prossimo, ad ovest troviamo Siena (già questa basterebbe), Virtus Roma, Biella, Viola Reggio Calabria, Scafati e ci fermiamo qui. Il girone est non è da meno, anzi, forse è pure "peggio": Virtus e Fortitudo Bologna, Trieste, Treviso, Verona, sono solo alcune delle piazze prestigiose di questo sport. Non per niente in queste dieci società citate ci sono ben 31 scudetti sul tavolo, mica noccioline. Oltre a questa Top10, però, non bisogna dimenticare altre società che in questi anni hanno sicuramente saputo confermarsi come Ferentino, Rieti, Jesi; oltre a città importanti come Udine e Ferrara a consolidare il discorso fatto in precedenza. In A2 potrebbe esserci anche Montegranaro, l'aggiunta di questa altra piazza sarebbe un po' come una ciliegina sulla torta. Un altro dato da non sottovalutare sono gli impianti di gioco, molti sono deludenti ma altrettanti sono da Serie A. Basti pensare al PalaCarafiore di Reggio Calabria (8.500 posti), al Forum di Biella (5.000 posti), al PalaEstra di Siena dove per oltre un decennio si è respirata aria di Eurolega ad altissimi livelli (5.070 posti), per non parlare di due "musei" del nostro basket come l'Unipol Arena e PalaDozza di Bologna (quasi 9.000 posti il primo, 5.570 il secondo), e ancora i 6.943 seggiolini del PalaTrieste ed i 5.350 del PalaOlimpia di Verona. Insomma, c'è ne in abbondanza. Palazzetti che, con tutto il rispetto per la splendida favola di Capo d'Orlando, hanno ben poco a che vedere con il PalaFantozzi, per citarne uno. Tornando alle gloriosissime società citate, quest'anno oltre agli 8 scudetti, alle 7 supercoppe italiane, alle 5 coppe Italia di Siena, avremo anche i 15 scudetti, le 8 coppe Italia e le 2 euroleghe di una Virtus Bologna che mai avrei voluto veder soffrire nella categoria cadeta. A questo non dobbiamo dimenticare che in A2 abbiamo anche lo Scudetto e l'Eurolega vinta negli anni '80 dall'altra Virtus, quella di Roma oppure i 5 scudetti di Trieste, cosa che le altre squadre in A se li possono soltanto sognare. Poi c'è un altro tema da affrontare: Basket City. Il derby di Bologna in A2, una triste verità lontanissima dai tempi d'oro delle battaglie in Eurolega tra le due compagine della stessa città. Ah, quasi dimenticavo. Una parola sulla finale Brescia-Fortitudo per la promozione In Serie A, però, la voglio spendere: in A ci è andata probabilemente la squadra che più di tutte meritava di andarci ormai da diversi anni, ma vedere una tifoseria come quella della Effe - tra le più calde d'Europa - ancora nel secondo livello nazionale, spezza il cuore. A proposito di derby comunque, sarà anche affascinante assistere alla stracittadina romana tra Virtus e la neo-promossa Eurobasket, per un derby che si appresta a fare storia a sé. In conclusione, all'inizio del mio Editoriale ho definito la Serie A2 il campionato meno considerato d'Italia e lo ribadisco ancora, motivando però questa mia affermazione. E' semplicemente inaccettabile che un campionato abbia una sola promozione e che l'altro abbia una sola retrocessione. Era già deprimente prima con il campionato cadetto a 16 squadre, figuriamoci ora con la fusione di A2 Gold e A2 Silver della scorsa estate. E' una presa in giro, punto. 32 squadre e dico TRENTADUE, non possono lottare per un anno intero con una misera promozione in palio. Ce ne vorrebbero almeno due, ma questo è soltanto il mio modestissimo parere. Buona pallacanestro e buona A2 a tutti, la nostra seconda Serie A che non ha nulla da invidiare alla categoria superiore.

Editoriale a cura di Alessandro Palermo