Gek Galanda: «Questa non è la Giorgio Tesi Group Pistoia»

«Contro Capo d'Orlando non siamo stati costanti, siamo stati disattenti in difesa»
Fonte: La Nazione
Giacomo Galanda
Giacomo Galanda

PISTOIA - Galanda ne ha viste tante per non sapere che certe partite si catalogano in un modo solo, ovvero sotto la casella di quelle giocate male. «Più che superficiali — ammette Gek — abbiamo giocato proprio male. Loro sono stati intensi e hanno giocato con la voglia di vincere, noi per ragioni mentali o per ragioni fisiche non abbiamo giocato bene. Alla fine abbiamo vinto, non so in che modo, direi più per fortuna, una cosa che capita nello sport e noi domenica l’abbiamo avuta. E’ anche vero che non molliamo mai fino alla fine e i rimbalzi presi da Toppo ne sono l’esempio, perché oltre ad essere stati decisivi hanno dimostrato che ci crediamo sempre e che siamo un gruppo unito e solido». Un’analisi perfetta quella di Gek ma che non esclude il fatto che Pistoia debba per forza riprendersi e al più presto visto che c’è ancora una partita da giocare e che i playoff sono alle porte.
 

«DI SICURO non siamo questi — dice Galanda — e di sicuro non possiamo presentarci così ai playoff. Contro Capo d’Orlando non siamo stati costanti, siamo stati disattenti in difesa e in certi momenti anche... atroci da guardare; continuiamo a perdere troppi palloni. Ci sono partite dove riusciamo a giocare concentrati per tutti i 40 minuti e le palle perse non ci sono, il problema è che arrivano in certi momenti della gara dove produciamo ma buttiamo via le azioni perché non siamo costanti. Quando parlavo di dover salire di un gradino mi riferivo a questo, a essere costanti per tutta la partita anche se sbagliamo un tiro, non prendiamo un rimbalzo o non completiamo bene un’azione, dobbiamo continuare e non fermarci e dover poi riorganizzarci, non possiamo ricominciare da capo tutte le volte. Questo problema in partite come quella contro Capo d’Orlando viene fuori in maniera più evidente perché non siamo al pezzo e a quel punto si può rischiare di perdere».
 

GEK è andato dritto al punto com’è nel suo stile senza tanti giri di parole, adesso c’è solo da augurarsi che la squadra recepisca al più presto il messaggio e reagisca subito perché nei playoff certe serate non sono ammesse. Galanda, però, non è affatto preoccupato, anzi ha fiducia nel gruppo e nel lavoro che la squadra sta facendo. «Non sono preoccupato — dice Gek — innanzitutto perché parliamo di sport e lo sport è un divertimento, anzi spesso la chiave per superare certi momenti e gli errori che si fanno è propria quella di giocare divertendosi. Oltre a questo, stiamo lavorando bene, il gruppo c’è e risponde, per cui sono fiducioso».

Maurizio Innocenti