Premio Reverberi a Quattro Castella: il solito fascino

15.02.2011 09:34 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: Il Resto del Carlino
Premio Reverberi a Quattro Castella: il solito fascino
© foto di foto Ciam-Cast

SONO TUTTI PRESENTI, o quasi (non c’è il giornalista Gianni de Cleva, influenzato) i premiati della XXV edizione del «Premio Reverberi». A cominciare dal Presidente del Coni Gianni Petrucci (Premio Champions), per passare a Giovanni Perdichizzi (Miglior allenatore).
Stefano Mancinelli nel ritirare il premio come miglior giocatore, sulla precisa domanda dei conduttori della serata, Franco Montorro e Stefano Dallari, su cosa pensasse dell’arrivo di Dan Peterson all’Olimpia Milano: «Finalmente posso conoscere il mito». E di rimando il coach: «Ehi, Stefano, per te domenica...partenza in quintetto» e giù risate. A proposito, il «nano ghiacciato» è passato a ritirare il premio vinto nel 1989 (stagione 1987/88) come «Personaggio».
LE PREMIAZIONI continuano con la giocatrice della Reyer Venezia (A1 femminile) Giorgia Sottana. Poi è la volta del presidente del Teramo, Carlo Antonetti, premio contributo al basket. Nei fischietti viene gratificato l’arbitro Gianluca Mattioli che si sofferma sul cambiamento regolamentare del basket. Come da tradizione, tutto reggiano è il Premio Piccinini il cui riconoscimento va ad un commosso Danilo «Pappa» Pacifico.
Il premio deciso dalla Fip spetta alla Virtus Bologna. A ritirarlo si presenta il presidente del club Claudio Sabatini.
UN GRANDE applauso accoglie il nome di Gianni Pastarini (nella foto), dal 1979 con la Pallacanestro Reggiana, a cui va il Premio speciale Champions.
Il premio alla carriera spetta al «marine» Marco Bonamico, attuale presidente di Legadue.
Il Premio Fiba va ad Alphonso Bilè.
UNO DEI MOMENTI più toccanti è stata la proiezione di un video che ritraeva le gesta di Pino Brumatti (premio al personaggio), stella del basket reggiano scomparsa poco tempo fa.
Il Reverberi si chiude con la speranza di vedere dal vivo (lock out Nba in vista, ndr) Kobe Bryant che ha vissuto per un paio d’anni da queste parti.


Luca Del Bue