A2 - Latina, Cavazzana: «Sarà necessario un buon gioco di squadra per contrastare la Luiss»

La Benacquista Assicurazioni Latina Basket si prepara ad affrontare la prima delle due sfide casalinghe consecutive in programma. I nerazzurri, domenica 19 maggio, riceveranno sul parquet del Palasport di Cisterna di Latina la Luiss Roma. Palla a due alle ore 18:00 per disputare la giornata 5 della Fase Salvezza.
É la terza volta che le due compagini si sfidano nel corso della stagione e il bilancio è di una vittoria per parte, con entrambi i successi conquistati in trasferta (76-86 a Roma, 88-94 a Ferentino). É, però, la prima volta che le squadre si confrontano sul rettangolo di gioco di Cisterna di Latina, dove i pontini hanno iniziato a giocare soltanto dallo scorso mese di marzo.
La Luiss è quota 20 punti in classifica nel Girone Salvezza (con una gara da recuperare con Chiusi) ed è ancora in corsa per conquistare la permanenza in Serie A2. Latina, ancorata a 16 punti in ultima posizione, attualmente è tenuta in gara dalla formula che, in caso di arrivo in parità in seconda posizione, considererebbe il quoziente canestri generale.
Al netto dei conteggi e delle ipotesi, ciò che i nerazzurri continueranno a fare, sarà scendere in campo con orgoglio, dignità e voglia di onorare il campionato fino alla fine.
Le parole di Coach Vincenzo Cavazzana: «In questo finale di stagione, ogni partita deve essere presa come una sfida da vincere, per concludere nel miglior modo possibile il campionato. La Luiss è un avversario che abbiamo già incontrato nella stagione regolare, ma che, pian piano, ha cambiato faccia. Ha inserito due stranieri di diverso spessore, Cain è un lungo con grande esperienza in Serie A, che ha giocato in campionati importanti e che ha aggiunto sostanza e qualità al roster. Sabin lo conosciamo bene, già nella partita di ritorno ci ha fatto vedere di cosa è capace, così come nella recente partita con Agrigento. Dovremo essere bravi ad arginare il loro maggior terminale offensivo con un buon gioco di squadra, aiutandoci l’uno con l’altro, come abbiamo fatto a Nardò con Smith».