Addio a Earl Cureton, giocatore dell'Olimpia Milano negli anni 80'

All'età di 66 anni è morto Earl Cureton, giocatore dell'Olimpia Milano negli anni 80'. "Una notizia molto triste stasera. Earl Cureton, che ha fatto parte della nostra storia negli anni '80, ci ha lasciato a 66 anni. RIP", ha annunciato l'Olimpia.
A Milano passando per Pesaro. Cureton ha firmato per la prima volta a Milano nel 1983-84. Dopo 8 partite si rese famoso per la grande "fuga" negli Stati Uniti d'America per firmare nella NBA con i Detroit Pistons (nella Lega statunitense ha disputato 674 gare con due titoli vinti: dopo tre anni a Detroit approdò prima a Chicago, poi a Los Angeles, sponda Clippers, e ancora a Charlotte). In realtà inizio la stagione con la Scavolini Pesaro disputando il precampionato prima di essere tagliato per motivi comportamentali. "Quella mattina, non sapendo niente, stavo per andare da casa mia, in Via Hajech 33, a mio ufficio in sede, in Via Caltanissetta 3, una camminata di 30 secondi", ha ricordato qualche anno fa Dan Peterson su Superbasket parlando della famosa fuga. "La portinaia mi avvisa che Cureton e moglie, con loro valigie, hanno preso un taxi per andare alla Malpensa. Vado in sede. Informo Toni Cappellari. Contrario alle leggende della metropolitana, non ho preso la macchina per inseguirlo fino alla Malpensa. Abbiamo chiamato lui alla Malpensa. Niente. Mi sono dimenticato Cureton e mi sono dato a sostituirlo. Avevo un contatto con Larry Fleisher, agente di Antoine Carr".
La seconda esperienza a Milano. Lo statunitense tornò a Milano qualche anno, era la stagione 1989-1990. In tutto 12 partite con 9.9 punti di media a partita e 9.5 rimbalzi. "Il secondo debutto in maglia Olimpia del pivot del Michigan, avvenne ufficialmente il 19 novembre 1989 nella vittoria casalinga 116-103 contro la Fortitudo Bologna, in cui Antonello Riva segnò 49 punti. L'impatto apparve decisamente buono (14 punti e 16 rimbalzi) e l'inserimento in squadra fu rapido, visto che nella seconda uscita fu autore di 18 punti (9/11 dal campo) sul campo di Caserta; in quell'occasione però Oscar Schmidt ne mise 54 e i bianconeri si imposero 118-101", ricorda il sito del Museo del Basket. "...Il 12 febbraio 1990 fu comunicata la sua sostituzione con l'ala pivot Orlando Graham per le ultime dodici partite della stagione. Cureton, però, rimase in rosa per concludere la Coppa Campioni, giunta al girone dei quarti di finale. Per essere uno "straniero di coppa", il suo rendimento non fu negativo, ma la squadra non riuscì a sbloccarsi dal bilancio in pareggio (7 vinte e 7 perse) e giunse quinta, ossia fuori dalle Final Four".