Virtus, Toko Shengelia ai saluti: «Ero arrivato per 6 mesi. Sanikidze mi disse che avrei sbagliato a lasciare»

La festa per la vittoria dello scudetto tricolore 2024-25 LBA della Virtus Bologna è arrivata ieri in Comune, ed è stata l'occasione per Tornik'e Shengelia di pronunciare le parole di addio dopo quattro anni in cui ha messo insieme 128 presenze in campo con 13,5 punti, 5,4 rimbalzi, 3,0 assist di media in 24,2 minuti in serie A. Momenti di grande emozione personale e collettiva, le sue parole come raccolte dal Corriere di Bologna.
Da un parcheggio a una storia. "Inizialmente ero arrivato solo per sei mesi, ma il mio amico Sanikidze che aveva giocato con la Virtus mi disse che non avrei commesso l'errore di andarmene. È difficile esprimere a paro le le emozioni e tutto l'amore che ho sentito in questi anni, anche da parte della gente non tifosa di basket. Sarebbe stato difficile scrivere una storia migliore. Ringrazio Zanetti, alla festa di Natale ci aveva chiesto la Coppa Italia: gli abbiamo portato lo Scudetto e speriamo sia meglio."
Gara 5 con Venezia nei quarti, la svolta. "È come se mi fosse scattato qualcosa. Non mi allenavo da quattro giorni, ero stato in panchina nei primi 35'. Dusko ha avuto fiducia in me, ho sentito la responsabilità di dare alla città qualcosa in più che non un'eliminazione nei quarti di finale. Questa è la mia mentalità e grazie a Dio è successo quello che è successo, con quel tiro pazzo che alla fine è entrato neanche so come."
Milano, e poi Brescia, Dusko e Achi. "Non sarebbe stato possibile senza Dusko, ha cambiato la nostra mentalità, ci ha fatto di nuovo credere in noi stessi. Poi c'è stata Milano, dopo tre anni di sconfitte in finale ci siamo detti basta: volevamo batterli. Quindi Brescia e quella Coppa Italia persa due anni fa ancora nei nostri pensieri, non volevamo farlo succedere di nuovo. Lo scudetto è al 100% per Achille Polonara e poi per il resto di noi. La notizia ci ha abbattuto e allo stesso tempo ci ha uniti ancora di più per regalargli questo successo, nelle nostre teste non c'era alternativa. L'altro giorno siamo andati a trovarlo per dimostrargli quanto gli vogliamo bene e per portargli un po' di energie positive. Se c'è una cosa che so di Achi è che è un lottatore e sono abbastanza sicuro che vincerà questo scudetto."