LBA Playoff | Tortona, Ramondino "Testa e disciplina con la Virtus"

Marco Ramondino, coach della Bertram Derthona, alla vigilia della serie di semifinale playoff contro la Virtus Segafredo Bologna presenta la sua idea di pallacanestro nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Alcune delle sue dichiarazioni.

Tre parole chiave. Altruismo, senso di responsabilità e, cosa più importante, affidabilità. Tutti, staff compreso, devono sapere cosa l’altro si aspetta da te. Non ci sono scuse. Da noi gli alibi non esistono.

Il segreto. I giocatori. Gente votata al sacrificio. Il che non vuol dire alzarsi alle 5 di mattina per andare a lavorare nei campi, ma rinunciare alla propria visibilità personale per la ragion di Stato. Noi non abbiamo giocatori che spiccano nelle statistiche perché non pensano a quelle. E fa tutta la differenza del mondo.

Tortona novità nel basket italiano. Un’importante novità che, grazie alla famiglia Gavio, può dare molto a tutto il movimento. Penso al progetto del palazzetto e a un orizzonte europeo non per l’anno prossimo ma più probabilmente per quello dopo. Il dottor Gavio ci ha insegnato ad essere umili ed ambiziosi.

In semifinale contro la Virtus Bologna. Di certo non ci prederanno sotto gamba. Il bilancio, al momento, è 2-­2. Il loro talento è enorme. Noi non siamo in grado di rispondere su tutto. Servirà testa e grande disciplina. Non siamo qui per accompagnare la Virtus in finale scudetto. Dovessero vincere loro, mi piacerebbe che dicessero: “Per quest’anno non li affrontiamo più".