Galbiati, Repesa, Christian, Poeta e Priftis in corsa per il premio di Miglior Coach di LBA 24/25

Dietro a grandi squadre ci sono sempre grandi allenatori e questo vale ovviamente anche per quanto visto sui parquet della Serie A Unipol in questa stagione. Perciò, ecco, i cinque candidati al premio Coach Of The Year, intitolato alla leggenda Sandro Gamba. VOTA QUI tutti gli LBA Awards 2025 presented by Unipol.
Jamion Christian – Pallacanestro Trieste - Al suo debutto assoluto nella Serie A Unipol ha confermato le grandi aspettative che lo circondavano fin dal suo arrivo in Italia. Dopo aver condotto la Pallacanestro Trieste alla promozione nella stagione precedente, il tecnico statunitense ha compiuto un’altra impresa centrando l’accesso agli LBA Playoff Unipol nel massimo campionato. Con un background collegiale statunitense e una visione del gioco moderna, Christian ha portato entusiasmo e intensità, riuscendo a costruire una squadra solida e mentalmente pronta per affrontare le sfide della Serie A. Il suo stile, aggressivo in difesa e fluido in attacco, ha saputo esaltare le qualità del roster giuliano, creando una connessione profonda con l’ambiente triestino. La qualificazione alla post-season è il coronamento di un lavoro tecnico e umano che ha fatto di Trieste una delle rivelazioni della stagione.
Paolo Galbiati – Dolomiti Energia Trentino - Senza piuma e calamaio, è riuscito ugualmente a scrivere pagine indimenticabili nella storia del club, trasformandosi in ben più di un semplice allenatore: è diventato il cuore pulsante di un gruppo che ha saputo sorprendere e affascinare. Con il suo carisma e la sua visione cestistica lucida ma mai rigida, ha guidato la squadra con una naturalezza disarmante, mettendo al centro il talento dei giovani e valorizzandoli giorno dopo giorno. In un campionato dove spesso si punta sull’esperienza, Galbiati ha invece avuto il coraggio di affidarsi ai volti nuovi, riuscendo a integrarli con sorprendente rapidità nel sistema di gioco e nella mentalità del club. Il suo lavoro è stato soprattutto invisibile: quello costruito negli spogliatoi, nelle relazioni quotidiane, nei dettagli. E proprio lì ha fatto la differenza. Ha regalato ai bianconeri non solo una stagione vincente, ma una squadra con un’anima. E ai tifosi, l’orgoglio di sentirsi parte di qualcosa di speciale.
Giuseppe Poeta – Germani Brescia - Al debutto assoluto da capo allenatore nella massima serie, ha stupito tutti guidando la compagine lombarda a una stagione sopra ogni aspettativa. In pochi avrebbero scommesso sulla possibilità di vedere la squadra confermarsi ai vertici del campionato, ma l’energia, la freschezza e la personalità del coach campano hanno fatto la differenza. L'ex playmaker della Nazionale ha saputo trasmettere la sua visione moderna del gioco, costruendo una chimica di squadra invidiabile e un’identità ben riconoscibile sul parquet. La sua Brescia ha espresso un basket brillante, coraggioso, capace di affrontare senza paura qualunque tipo di avversario. L’accesso agli LBA Playoff Unipol 2025 è arrivato con merito, e non come semplice comparsa: il piazzamento nei piani alti della classifica è stato il frutto di un lavoro quotidiano fatto di entusiasmo, ascolto e competenza. Poeta ha lasciato il segno non solo per i risultati, ma per il modo in cui ha saputo tenere accesa la passione di un intero ambiente.
Dimitris Priftis – UNAHOTELS Reggio Emilia - Nel suo secondo anno alla guida della compagine reggiana, ha consolidato la sua posizione come uno degli allenatori più rispettati della Serie A Unipol, portando la squadra a qualificarsi ancora una volta per gli LBA Playoff Unipol 2025 con un rendimento costante e competitivo. Il tecnico greco ha saputo mantenere viva l’identità storica della piazza, basata su una pallacanestro intensa e determinata, ma con un’ulteriore crescita sotto il profilo tecnico e tattico. Priftis ha sviluppato un sistema di gioco che punta sulla solidità difensiva, con un roster che si distingue per la sua aggressività e disciplina nel non concedere facili canestri. Le sue scelte tattiche, unendo esperienza e freschezza, hanno consentito alla squadra di giocarsela alla pari con le formazioni più titolate del campionato. Non solo in Italia, ma anche in Europa raggiungendo i quarti di finale di BCL, i biancorossi hanno fatto vedere il loro valore, riuscendo a mettersi in luce in competizioni internazionali.
Jasmin Repesa – Trapani Shark - Il suo è un nome che ha lasciato il segno nel basket italiano con due Scudetti vinti (2005 con la Fortitudo Bologna e 2016 con l'Olimpia Milano), ma ciò che ha fatto in Sicilia è qualcosa che non si vede tutti i giorni. La sua è a tutti gli effetti un'impresa, poiché è riuscito a guidare una formazione neopromossa verso traguardi straordinari, partendo dal basso ma costruendo un progetto solido e ambizioso. Repesa, da veterano della panchina, ha infuso nella Trapani Shark una mentalità vincente che si è riflessa in ogni singolo membro del roster. Ha saputo mescolare esperienza e freschezza, creando una squadra che non solo ha sorpreso gli avversari, ma ha dominato il gioco con un’intensità e un’organizzazione che pochi si aspettavano. Il suo approccio ha avuto come fulcro una difesa solida, un attacco esplosivo ma non solo: la disciplina tattica, la cura del dettaglio e soprattutto la capacità di non mollare mai hanno fatto la differenza. E i tifosi non dimenticheranno facilmente ciò che Repesa ha costruito in una stagione che resterà nella storia.