Milano, Scariolo adesso chiede rinforzi: "Ci serve un esterno"

L'avvocato Scariolo prova a difendere l'indifendibile. Cioè il suo gruppo, colpevole di confusione, in alcuni casi anche di indolenza. Don Sergio è abituato a ben altro, per dire alla nazionale d'Espana, ma deve adeguarsi e ci prova sostenendo di aver visto progressi, mentre la sensazione di chi ha guardato anche il ko di Biella, è che Milano sia in caduta libera. Eppure l'allenatore deve interpretare il suo ruolo. Che in questo caso è - appunto - la difesa e persino convinta. Dopo la sconfitta nel derby 163. «Purtroppo nel terzo quarto siamo stati molto imprecisi, ma avevamo giocato un buon primo tempo. Abbiamo gettato al vento troppi palloni (siamo a 96 in 4 partite... ndr) e soprattutto abbiamo perso il controllo dei rimbalzi. Abbiamo problemi fisici, quando Varese si è chiusa nella sua area, noi siamo stati costretti a tirare da tre, a volte senza pazienza. Come si esce dalla crisi? Lavorando con coesione e cercando di non perdere la fiducia reciproca. Che assicuro, c'è. Se si perdono i due migliori giocatori in due settimane può capitare». A dirla tutta, Gallinari non era nel piano stagionale, mentre Hairston allunga il periodo di stop. «Ci è mancata la personalità per reagire. Stavolta il problema più grave è stato quello delle palle perse». Ma anche Scariolo è nervoso, infatti reagisce stizzito (seppur con la solita eleganza) alle domande inquisitorie. Soprattutto quando gli si chiede di un eventuale gesto forte. Taglio di giocatori o dimissioni? «Dimissioni? - ride - non ci penso, la società ogni giorno mostra piena fiducia. Lavoriamo, piuttosto, e cerchiamo di rinforzare la squadra con l'elemento che dovevamo mettere già all'inizio. Serve un esterno completo, capace di giocare pick  and roll, versatile e di personalità». L'identikit di JR Bremer (già cercato un mese fa) e di Dwight Hardy di Pistoia. Intanto radio mercato parla pure di trattativa con Taquan Dean che migliorerebbe il ruolo occupato da Nicholas. Avellino potrebbe vendere... 

RG.